rotate-mobile
Lunedì, 29 Aprile 2024
Un nuovo itinerario

Castello di Miramare, aperte al pubblico le antiche cucine

 Il Museo si arricchisce di un nuovo spazio e di un inedito itinerario museale che ingloba anche depositi a vista nei quali ammirare la collezione di vasellame per la prima volta visibile quasi nella sua interezza. Visitabili dal 22 giugno

MIRAMARE - Per la prima volta, il Castello di Miramare svela al pubblico le antiche cucine. Il Museo si arricchisce quindi di un nuovo spazio e di un inedito itinerario museale che ingloba anche depositi a vista nei quali ammirare la collezione di vasellame per la prima volta visibile quasi nella sua interezza. Si tratta di oltre 2.255 pezzi, per lo più risalenti all’epoca del Duca d’Aosta: 1.043 cristalli, 250 posate di metallo argentato, 50 posate d’argento, 22 suppellettili da cucina, 890 terraglie. Responsabile del procedimento è il Funzionario architetto del Museo storico Carlo Manfredi, che ha anche progettato e diretto i lavori di allestimento museografico assieme all’architetto Parzianello. Responsabili del restauro, gestione movimentazione, conservazione dei beni mobili, Alice Cavinato e Paola Predominato.

L’attuale percorso espositivo valorizza la ratio degli spazi originali e permette al contempo di ammirare oggetti d’uso e preziose suppellettili da sempre chiusi nei depositi, una zona precedentemente nascosta e separata dagli spazi nobili del castello, che aveva una funzione essenziale nella vita quotidiana della dimora di Massimiliano e Carlotta. Gli ambienti sono stati restaurati e riorganizzati con l'apertura di una porta sul mare, creando un nuovo intinerario che permette di apprezzare gli oggetti d'uso quotidiano e le preziose suppellettili che erano precedentemente conservati nei depositi del museo. "Non avendo illustrazioni degli interni e non possedendo gli strumenti originali, tranne alcuni pezzi di mobili, era impossibile ricostruire fedelmente l'arredamento", ha affermato Andreina Contessa, direttore del Museo storico e del parco del Castello di Miramare, durante l'inaugurazione. Il progetto di rinnovamento, sottolinea Contessa, ha portato alla rivalutazione delle cucine e all'importanza di valorizzarle nel contesto del tour offerto al pubblico.

Nel Castello di Miramare, come in molte case signorili, le stanze erano suddivise tra quelle padronali, accessibili solo da una parte del personale di servizio, e quelle riservate al personale di servizio, dove i padroni di casa raramente si recavano. Le cucine, luoghi di preparazione del cibo, erano considerate non adatte agli aristocratici padroni di casa e erano il regno dei servitori. Le cucine del Castello di Miramare sono state usate per preparare i pasti per la corte di Massimiliano e Carlotta durante il periodo in cui vivevano a Miramare, tra il 1860 e il 1864. Sono state utilizzate anche in seguito, quando il castello è stato occupato da membri della famiglia imperiale per brevi soggiorni fino al 1914.

Il restauro

Il restauro ha interessato sia gli interni sia gli esterni per garantire la protezione dall’umidità. Poiché una riproposizione filologica degli arredi mobili non è possibile, le vetrine espositive richiamano le antiche credenze che servivano a custodire le suppellettili e gli utensili da cucina. La struttura e l’organizzazione dello spazio permane chiaramente leggibile: nelle planimetrie datate 1861, alla conclusione dei lavori di costruzione del castello, l’architetto Carl Juncker prevede intorno alla vera e propria cucina spazi dedicati al deposito delle bottiglie, dei vini, ai forni e alla pasticceria dolce. Il percorso di visita segue il tragitto progettato per le merci: dall’ingresso rivolto verso il porticciolo, restaurato e riportato al suo aspetto originario, si passa nell’anti-cantina, dove le forniture venivano smistate e stoccate, poi nella cucina, con i forni per la cottura, e infine nella pasticceria, dove si preparavano dolci, tè e caffè. Visitando queste sale è dunque possibile intuire come funzionava la preparazione dei pasti destinati alla mensa arciducale e ammirare la ricchissima collezione di porcellane, cristalleria e argenteria da tavola del museo, risalente agli anni Trenta del Novecento.

Menù illustrati e pietanze esotiche

Nella collezione del museo si conservano due menù litografati, su disegno ancora una volta di Germano Prosdocimi, stampati per gli invitati alla tavola di Massimiliano. Grazie a questi menù elegantemente decorati, risalenti al periodo in cui l’arciduca era governatore del Lombardo Veneto, sappiamo che genere di pietanze veniva servito alla sua corte in occasione dei ricevimenti formali. Il menù, o lista per pranzi, divenne necessario proprio con l’affermarsi del servizio “alla russa”, che prevedeva l’avvicendamento delle portate secondo una sequenza prestabilita. La tipologia e l’ordine delle pietanze servite alla tavola di Massimiliano seguivano i canoni dell’alta cucina francese: si apriva con le zuppe, per poi proseguire con gli antipasti di carne e pesce, i tagli importanti di carne, la selvaggina, gli arrosti e le insalate; venivano poi i dessert, seguiti dai formaggi, e il pasto si concludeva con il gelato. Non mancavano mai preparazioni ricercate come l’aspic e il paté, crostacei e ostriche; in un’occasione venne servita un esotico potage à l’indienne, una zuppa di nidi di rondine. Tra i dessert ricorrono il plumpudding all’inglese e le gelatine di frutta e caffè. In queste liste non compaiono i vini: il vasto assortimento della cantina arciducale, testimoniato dalle fatture, comprendeva diverse varietà di champagne e chablis e, tra i vini dolci, madeira, porto e marsala. I nomi delle pietanze sono scritti in francese, la lingua dell’alta cucina. In fondo al menù sono elencati i nomi dei cuochi, mentre i camerieri e il maggiordomo sono raffigurati in livrea lungo i racemi della decorazione, che culmina in alto a sinistra con il monogramma di Massimiliano e Carlotta.

Visitare le Cucine e i “luoghi speciali” di Miramare

I più recenti interventi di valorizzazione e restauro di luoghi finora chiusi al pubblico del comprensorio di Miramare consentono di effettuare delle visite dedicate, con accompagnamento culturale, a Bagno ducale, Castelletto e alle Cucine storiche a partire dal 22 giugno, quando iniziano le visite a partenza fissa, una volta alla settimana, ogni giovedì. Oltre alle visite a partenza fissa c’è anche la possibilità di prenotare il servizio per gruppi di minimo 8 persone, previo acquisto del biglietto “Miramare luoghi speciali” che include anche l’accompagnamento culturale. Maggiori informazioni sul sito www.miramare.cultura.gov.it.

Miramare, presentate le antiche cucine | Foto di Giovanni Aiello

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Castello di Miramare, aperte al pubblico le antiche cucine

TriestePrima è in caricamento