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Cronaca

"Dado della Pace", in Giardino Pubblico un monumento a favore della solidarietà

17.55 - Struttura in acciaio e policarbonato, di 60 cm per lato, che porta sulle sei facce i motti: "ci aiutiamo a vicenda, perdono l'altro, amo per primo, ascolto l'altro, condivido con gli altri e accolgo tutti"

«Questo dado sia il segno che ci ricorda che la pace è un bene prezioso, da coltivare sempre, con l'impegno di tutti». Con queste parole il vicesindaco Fabiana Martini ha inaugurato questa mattina (venerdì 21 novembre), nel giardino pubblico Muzio de Tommasini di Trieste, l'aiuola e il dado della pace.

Promossa dal Comune di Trieste e realizzata dall'associazione Azione per un Mondo Unito, espressione del Movimento dei Focolari, nel centenario dell’inizio della prima guerra mondiale, l’iniziativa è frutto di un progetto già avviato in città italiane come Trento e Rovigo, ma anche in paesi più lontani come l'Ungheria e il Pakistan. L'obiettivo è quello di favorire percorsi di educazione alla pace, coinvolgendo in particolare bambini e ragazzi delle scuole ma anche insegnanti, educatori, famiglie e  tutti gli adulti di ogni età che desiderano impegnarsi   e portare il proprio piccolo concreto contributo su  questo importante e sempre attuale fronte.

Alla partecipata e affollata cerimonia odierna -condotta da Roberto Mosca di Azione per il Mondo Unito e allietata dalle musiche e dai canti di tanti bambini,  ragazzi e giovani- hanno preso parte numerose classi di scuole di ogni ordine e grado e sono intervenuti anche, oltre al vicesindaco Fabiana Martini, gli assessori comunali ai Lavori pubblici Andrea Dapretto e all'Educazione Antonella Grim, che hanno a loro volta sottolineato la validità del progetto, nonché l'importanza e il valore di costruire relazioni vere e di pace.

La nuova aiuola della pace del giardino de Tommasini avrà al suo centro il grande “dado della pace”, una struttura in acciaio e policarbonato, di 60 cm per lato, che porta sulle sei facce i motti: “ci aiutiamo a vicenda, perdono l'altro, amo per primo, ascolto l'altro,  condivido con gli altri e accolgo tutti”. Chi passerà di lì potrà farlo ruotare, per cominciare, quasi per gioco, a cercare di costruire un personale, ma sempre importante cammino di pace.

Ispirato all'arte di amare proposta da Chiara Lubich, fondatrice del  Movimento dei Focolari, questo “gioco pedagogico” punta così a far mettere in pratica ogni giorno la frase che esce dal lancio del dado. L'iniziativa si sviluppa nell'ambito di un progetto didattico più ampio, che ha visto e vede impegnate diverse insegnanti, numerose classi di scuole, soprattutto materne ed elementari, che hanno già iniziato con i ragazzi un quotidiano percorso di sensibilizzazione alla pace e alla solidarietà.

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