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Morte sul lavoro

Schiacciato da una gru in Porto Vecchio, aperta un'indagine per omicidio colposo

La magistratura triestina vuole vederci chiaro nell'incidente avvenuto nella zona del molo III nella mattinata del 17 dicembre

La procura della Repubblica di Trieste vuole vederci chiaro nella morte di Daniele Zacchetti, l'operaio di 58 anni morto schiacciato da una gru all'interno del Porto Vecchio del capoluogo giuliano nella mattinata del 17 dicembre e per questo ha aperto un'indagine per omicidio colposo. Il fascicolo, come riporta Il Piccolo, è in mano al pubblico ministero Cristina Bacer. L'operaio originario di Campolongo Maggiore (in provincia di Venezia ndr) era a Trieste per lavorare all'interno di un cantiere, che andava dismesso. Al momento della tragedia non era da solo. Sulla scena era presente anche un'altra persona che è stato sentito dagli inquirenti. Il cantiere a cui stava lavorando Zacchetti si trova in una zona dell'antico scalo giuliano molto vicina al centro città. Dopo l'incidente si è sparsa la voce tra i lavoratori portuali che sono giunti all'entrata del porto. 

Daniele Zacchetti, chi è la vittima

Cgil, Cisl, Uil e Usb hanno presidiato il varco, dove non sono mancati attimi di tensione tra alcuni sindacalisti e altri lavoratori portuali, sull'opportunità di esporre bandiere sindacali, oltre che sull'iniziale divieto di entrata che il servizio di sicurezza ha indirizzato al delegato dei lavoratori per la sicurezza, Daniele Vatta, poi lasciato entrare. Sul posto si è visto, accompagnato da alcuni fedelissimi e compagni portuali, anche Stefano Puzzer, leader della protesta anti Green Pass. L'Autorità Portuale, come pure il governatore del Friuli Venezia Giulia Massimiliano Fedriga, hanno emesso una nota nella quale vengono espressi cordoglio e vicinanza alla famiglia della vittima. 

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