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Venerdì, 26 Aprile 2024
Cronaca

Ferriera: “Solo 10mln di euro da Arvedi, bonifiche inesistenti e 88 persone perderanno il lavoro”

15.15 - Conferenza stampa oggi dei consiglieri comunali M5S Stefano Patuanelli e Paolo Menis, e del segretario della commissione attività produttive della Camera, Aris Prodani

«Il Piano industriale presentato da Siderurgica Triestina, la società al 100% di Finarvedi che sta portando a compimento l’acquisto della Ferriera, è più corto e molto più impreciso di un tema di un alunno delle elementari. Dopo aver letto queste sei paginette non possiamo che essere preoccupati: Arvedi mette sul tavolo solo 10 milioni di euro, le bonifiche non esistono e 88 persone perderanno il lavoro. Di fronte a uno scenario di questo tipo è assurdo parlare di vittoria per Trieste». Il MoVimento 5 Stelle prende una posizione netta sul caso Ferriera alla vigilia del passaggio di mano dello stabilimento. «L’impressione è che si voglia solo preparare il terreno per qualcuno chiamato a gestire lo stabilimento di Servola appena fra due anni,» attacca il consigliere comunale M5S Stefano Patuanelli. «Questo piano industriale si occupa, infatti, solo del prossimo biennio. E i 30 anni di concessione demaniale che vanno chiesti all’Autorità portuale? Su quali basi potrà essere concessa?» Chiede il portavoce del MoVimento 5 Stelle. «Sulle bonifiche stride inoltre il confronto con l’accordo di programma sottoscritto a gennaio quando si prevedevano 15 milioni di euro per la messa in sicurezza dell’impianto. Chi manifestava interesse di acquisto avrebbe dovuto, infatti, presentare un progetto per le bonifiche. Ovviamente di questo progetto non c’è traccia mentre adesso si parla solo di messa in sicurezza dei suoli e di rimuovere i rifiuti pericolosi che sono altra cosa rispetto alle bonifiche. E come se non bastasse l’importo è sceso a 10 milioni di euro». «Sui rifiuti pericolosi siamo poi al paradosso,» ricorda Patuanelli, «se a risolvere la situazione è chiamato l’amministratore delegato di Siderurgica Triestina Rosato, che è rinviato a giudizio proprio per aver prodotto, anni fa, quei cumuli di materiale pericoloso. Insomma questa vicenda sta andando avanti a “tarallucci e vino”.»

Il consigliere comunale M5S Paolo Menis rincara la dose: «O manca qualcosa oppure si tratta di un piano industriale per modo di dire. Su 172 milioni di euro, Arvedi mette sul tavolo appena 10 milioni. Il resto arriva da altre partite. Compresi quei 22 milioni di euro che la Ferriera vanta dalla precedente gestione. Milioni sulla cui esigibilità è giusto porsi più di qualche dubbio Siamo seriamente preoccupati per la piega che sta prendendo questa vicenda. Anche perché – sostiene Menis – ancora una volta con il pretesto della tutela dei posti di lavoro viene messa in secondo piano l’emergenza ambientale provocata in tutti questi anni dallo stabilimento siderurgico.» 

Per il deputato del MoVimento 5 Stelle Aris Prodani «i commenti postivi, se non in qualche caso addirittura entusiastici, da parte dei rappresentanti di alcune sigle sindacali, pongono il serio quesito se il piano industriale sia stato almeno letto. Accontentarsi di questo documento e accoglierlo passivamente senza ottenere precise e puntuali garanzie su tempistiche degli interventi, chiarezza nella strategia e puntuale programma degli investimenti - conclude il segretario della Commissione Attività produttive della Camera - è un’azione irresponsabile.»

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