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Lunedì, 29 Aprile 2024
In piazza Libertà e a Fernetti

Presidio a Fernetti per dire no alla frontiera: "E' simbolo di morte"

L'evento, organizzato dal collettivo Burjana, è in programma domenica 13 agosto dalle 18 all'ex valico con la Slovenia. Dalle 19 di oggi 11 agosto in piazza Libertà assemblea pubblica. "Disturbiamo per la prima volta la frontiera"

TRIESTE - Questa sera e domenica 13 agosto il collettivo Burjana ha indetto un'assemblea pubblica e un presidio per denunciare le criticità legate alla frontiera e recenti fatti di cronaca che hanno coinvolto il capoluogo regionale. "Che si rivoltino tutte le frontiere" è lo slogan utilizzato dal movimento per "disturbare la frontiera orientale", definita "simbolo di morte, chiuso alla speranza di un'esistenza migliore. Per la vita, per l'umanità, si deve e si può reagire". Due i momenti pubblici che andranno in scena, rispettivamente stasera dalle 19 in piazza Libertà a Trieste e domenica dalle 18 nel parcheggio dell'ex frontiera di Fernetti. "Alla atrofia della conta asettica delle morti - si legge nel comunicato -, alla catatonia dell'impotenza e della paura, rispondiamo con la passione, le lacrime e la rabbia: rifacciamo scorrere l'esigenza di giustizia nelle vene, il coraggio per cui anche sotto regime si può rispondere, la generosità che il privilegio ci concede di usare".

"Rispondiamo unite e determinate sull'origine di tutto ciò: la frontiera. Rispondiamo per noi stesse, per la nostra umanità. Rispondiamo perché è intollerabile che esista questo tritacarne fatto per fornire vita esauste e sfruttabili al capitalismo occidentale. Che tutte sentano il momento, perché il numero determina la portata: per la prima volta ci troviamo a disturbare la frontiera orientale". 

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