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Lunedì, 29 Aprile 2024
La cerimonia in risiera

"Il nazismo e fascismo hanno ucciso la libertà"

Le parole del sindaco di Trieste Roberto Dipiazza, intervenuto alla tradizionale cerimonia del 27 gennaio in occasione del Giorno della Memoria

TRIESTE - "A Trieste il nazismo ed il fascismo hanno calpestato e ucciso quei principi inalienabili che sono il rispetto della vita e delle libertà; tutte le libertà. L'olocausto, oltre a segnare il destino di un popolo, ha ucciso la libertà". Lo ha dichiarato il sindaco Roberto Dipiazza durante le commemorazioni del Giorno della Memoria alla Risiera di San Sabba. Il sindaco ha poi enumerato le varie tappe di "un percorso di pacificazione e di verità che ho fortemente voluto intraprendere e incoraggiare".

Tra queste "l'aver voluto far tradurre per la prima volta in questa commemorazione il discorso del Sindaco in sloveno; andare insieme a tutti i Sindaci del territorio a rendere omaggio a tutti i caduti nei diversi luoghi della memoria; organizzare il concerto della pace nel 2010 con i presidenti della repubblica di Italia, Slovenia e Croazia, l'attribuzione all'unanimità da parte del Consiglio Comunale della cittadinanza onoraria a Liliana Segre, l'affissione della targa commemorativa in Piazza dell'Unità realizzata con la Comunità ebraica, la mano nella mano dei Presidenti della Repubblica Italiana e Slovena Mattarella e Pahor nei luoghi simbolo delle tragedie di queste terre, le tantissime pietre d' inciampo che ogni anno deponiamo a ricordo dei cittadini prelevati e deportati nei campi di concentramento e sterminio". 

"Se nella nostra città nel settembre del '38 è stato seminato il seme dell'odio - ha concluso Dipiazza - è altrettanto vero che a Trieste non ha attecchito, ma è, invece, cresciuto forte l'albero dell'amore e della convivenza dove culture, religioni, razze si trovano e incontrano ed, insieme, contribuiscono alla nostra crescita sociale, culturale ed economica".

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