Trovato impiccato in Gvt: l'autopsia conferma il suicidio
Secondo i consulenti nominati dal Pm Chergia, "la morte può farsi risalire a circa 6-8 giorni prima dell'inizio delle operazioni di sopralluogo giudiziario e ricognizione cadaverica" e la morte è da ricondurre a "un meccanismo di asfissia meccanica violenta da impiccamento (atipico e completo)"
TRIESTE - Il 55enne iraniano Biria Kamran, trovato senza vita sull'ex GVT lo scorso 24 settembre, si è suicidato: lo decreta ufficialmente l'autopsia, appena depositata. E' la procura a diffondere la notizia oggi, mercoledì 17 gennaio, tramite una nota del procuratore capo Antonio De Nicolo. Kamran era stato in quell'occasione trovato bendato, con le mani legate da un indumento e appeso al guardrail della Grande Viabilità Triestina nei pressi di Servola. Ora la consulenza autoptica dei consulenti Stefano D'Errico, Manuel Gianvalerio Belgrano e Michela Peruch esclude in via ufficiale l'intervento di terzi nel decesso. Gli specialisti, nominati dalla pm Maddalena Chergia, evidenziano che "la morte può farsi risalire a circa 6-8 giorni prima dell'inizio delle operazioni di sopralluogo giudiziario e ricognizione cadaverica" e le cause sono da ricondurre a "un meccanismo di asfissia meccanica violenta da impiccamento (atipico e completo) in soggetto con anamnesi patologica positiva per depressione". Circostanza, questa, dimostrata da un certificato rilasciato dalla Donk Humanitarian Medicine lo scorso 10 settembre, che diagnosticava una sindrome "ansiosa depressiva" e consigliava una visita psichiatrica. Inoltre l'esame esterno e le indagini radiologiche, secondo i consulenti, "escludono segni indicativi di violenza perimortale, ben potendo quindi ricondurre l'evento nel novero delle morti di natura suicidaria". L'uomo non aveva precedenti penali ed era regolare in Italia.