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Un grande spavento / Molo Audace

Incidente in canoa, il padre della sedicenne: "Mia figlia ha visto la morte in faccia, non finisce qui"

Il motoscafo dell'allenatore di un'altra società, che seguiva una barca da otto atleti, ha urtato la canoa della giovane, che si è ribaltata. Così il padre: "E' rimasta con la testa sott'acqua, non poteva liberarsi perché aveva i piedi legati. E' stata salvata da una ragazza dell'altra società, che aveva studiato da bagnina"

“Mia figlia ha visto la morte in faccia: quando la canoa è stata urtata dal motoscafo si è ribaltata, e lei è rimasta bloccata con la testa dentro all’acqua perchè aveva I piedi legati con gli straps. Oggi ho perso 10 anni di vita” lo racconta il padre della canoista 16enne che oggi, domenica 6 febbraio alle 9:30 circa, è rimasta coinvolta in un incidente. Per fortuna senza gravi conseguenze. “Mia figlia – spiega lì'uomo – si stave allenando con la Sgt (Società Ginnastica Triestina) al largo del molo Audace, quando il motoscafo dell’allenatore di un’altra società ha urtato la sua imbarcazione, rovesciandola. L'allenatore di mia figlia ha urlato in tutti i modi ma la collisione è stata inevitabile. A differenza da quanto riportato da certi media, il motoscafo procedeva ad alta velocità perché seguiva la barca da otto persone.”.

L’allenatore della società avversaria seguiva i suoi allievi in canoa, “otto persone adulte, che remavano a velocità sostenuta - racconta il padre della sedicenne -: così mi hanno raccontato, ma voglio dimostrarlo con un video, so che ne sono stati girati molti. L'allenatore urlava ai suoi atleti e li guardava senza fare caso al suo motoscafo. Poi,lo scontro”.

“Mia figlia era sicura di non farcela – continua l’uomo – Ad ogni movimento del motoscafo che l'aveva centrata, la testa scendeva e non riusciva a respirare. Per fortuna una ragazza meravigliosa dell’altra società, che aveva seguito un corso per diventare bagnina, si è tuffata in acqua, le ha slegato i piedi e l’ha aiutata a riemergere. A breve la chiamerò per ringraziarla”.

Le due giovani, entrambe in ipotermia, sono state imbarcate su una motovedetta della Capitaneria di Porto e portate a riva, dove le attendeva il 118 con l’ambulanza. Solo ferite lievi per la sedicenne colpita dal motoscafo, ma è stata soccorsa tremante di freddo e sotto shock. Ora il padre, contattato al telefono da Trieste Prima, sta cercando sui social dei video che documentino l’accaduto. “Non mi fermerò qui”, ha dichiarato.

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