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Venerdì, 26 Aprile 2024
Cronaca

Manifestazione esercenti, indipendentisti contro il Prefetto: “Noi estranei ai disordini”

Dopo l'attacco alla Prefettura di alcune persone in seguito alla manifestazione pacifica di lunedì, Valenti annuncia indagini contro "Ultrà della Triestina e indipendentisti, che si smarcano: "Inno d'Italia repulsiva marcetta sabauda, non l'avremmo mai cantata"

La lente della Prefettura contro gli ultrà e gli indipendentisti per i disordini in piazza di lunedì pomeriggio, ma gli indipendentisti non ci stanno. Dalla pagina Facebook ufficiale della Ong con sede a Londra TriestNgo non tarda ad arrivare un comunicato ufficiale dei vertici, che parla di "provocatorie ed inammissibili dichiarazioni del prefetto siciliano di Trieste Valerio Valenti rilasciate durante un’intervista a Telequattro e riportate oggi su testate nazionali italiane".

Lunedì, infatti, un gruppo di persone è subentrato alla partecipata e pacifica manifestazione degli esercenti chiamati in causa dall'ultimo Dpcm del Governo. Queste poche decine di persone, definite "facinorosi" e "sconsiderati" dal sindaco e dal governatore, hanno lanciato fumogeni e sferrato calci al portone della Prefettura, insultando le forze dell'ordine. A tal proposito il Prefetto ha affermato che “le indagini sugli incidenti in piazza Unità d'Italia sono indirizzate verso ultrà della squadra di calcio della Triestina e aderenti a gruppi di formazione indipendentista”.

Triest Ngo si dissocia nettamente, con le seguenti motivazioni, che pubblichiamo integralmente:

1. Nessuna organizzazione/associazione/gruppo indipendentista ha aderito alla manifestazione in quanto tale; 
2. Durante la stessa manifestazione non è stato nemmeno esibito alcun simbolo riconducibile a qualsivoglia “gruppo di appartenenza indipendentista” dai soggetti ben identificabili durante i disordini;
3. Fin dal 2011, anno di inizio della ripresa del sentimento indipendentista per Trieste, nessuno tra le migliaia di partecipanti alle manifestazioni pro Territorio Libero di Trieste ha mai commesso azioni violente contro le forze dell'ordine italiane e tantomeno ha lanciato fumogeni contro gli edifici dell'amministrazione italiana di Trieste;
4. I fumogeni sono stati lanciati da chi, subito dopo, ha intonato l'inno nazionale italiano di Mameli, cosa che mai e poi mai alcun indipendentista avrebbe potuto fare, dal momento che la marcetta sabauda rappresenta quanto di più repulsivo possa esistere per noi, musicalmente e simbolicamente parlando;
5. I fumogeni sono stati lanciati da chi, subito dopo, ha teso il braccio “alla romana” nel tipico saluto fascista, gesto che nessuno tra coloro i quali nutrono sentimento indipendentista per Trieste avrebbe mai e poi mai - per ovvie ragioni - potuto fare;
6. Consideriamo offensivo accostare l’indipendentismo Triestino a simili modalità di manifestazione comprendenti violenza e provocazioni inutili, atti che non ci appartengono neanche astrattamente; 
7. Reputiamo sconcertante il fatto che il prefetto Valenti, in veste di massimo rappresentante del governo italiano a Trieste, in un momento così drammatico per tutti, anziché preoccuparsi di trovare il modo per aiutare concretamente tanti Triestini esasperati e in difficoltà, si adoperi invece scriteriatamente solo al fine di strumentalizzare a vantaggio di squallidi provocatori una sacrosanta manifestazione di cittadini;
8. Ultimo ma non per importanza: ricordiamo al prefetto Valenti che accusare di aver compiuto atti violenti immotivatamente e contro ogni evidenza gruppi e/o categorie di persone a lui non gradite a causa delle idee non conformi alle sue, costituisce anche se solo insinuato, atto diffamatorio e discriminante che va a cozzare contro quanto previsto dalla sua Costituzione, che lo invitiamo a rileggere. Sappia infine, il Dottor Valerio Valenti assumersi la responsabilità delle conseguenze delle sue parole.

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