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Lunedì, 29 Aprile 2024
Cronaca

Nuovo anno scolastico, l'appello di oltre 50 docenti dell'Oberdan: "Abbassare il numero di alunni per classe"

Cinquantasette docenti giocano d'anticipo e firmano una lettera indirizzata all'Ufficio Scoltastico del Friuli Venezia Giulia. Un resoconto delle problematiche delle ultime due settimane e i timori di un nuovo inizio fallimentare

Abbassare il numero di alunni per classe, almeno per le prime. E' questa la richiesta che emerge da una lettera firmata da 57 docenti del liceo Oberdan indirizzata all'Ufficio scolastico del Friuli Venezia Giulia. Nel testo, infatti, oltre alle problematiche riscontrate nelle ultime due settimane, emergono anche i timori per la riapertura delle scuole a settembre.

Di seguito il testo integrale:

Queste ultime settimane dell’anno scolastico, alla riapertura delle scuole al 70% dopo l’ultimo lock down, hanno reso ulteriormente evidenti a tutti gli operatori del mondo della scuola le carenze strutturali che ostacolano la piena sicurezza degli ambienti scolastici. Ne è una prova il fatto che docenti, studenti e studentesse, lavoratori e lavoratrici ATA sono stati sottoposti/e a continui provvedimenti di quarantena, obbligatoria o fiduciaria. La comunità scientifica avverte poi che il prossimo anno scolastico sarà caratterizzato dagli stessi problemi sanitari di quello quasi concluso, posto che l’epidemia di Coronavirus non può assolutamente dirsi superata.

Ciò premesso, noi docenti e operatori /operatrici ATA firmatari della presente, chiediamo che tutte le Istituzioni e gli Enti interessati si adoperino, per quanto di loro competenza, al fine di garantire la ripresa e lo svolgimento dell’anno scolastico all’insegna della massima sicurezza possibile. Tra i vari problemi da risolvere, riteniamo che sia di prioritaria importanza modificare i criteri di formazione delle classi. È infatti impensabile che, in tempi di pandemia, vengano mantenuti i criteri passati, che prevedevano fino a 30 alunni/e per classe. Le così dette “classi pollaio” favoriscono inevitabilmente il contagio, anche perché è difficile disporre di ambienti tanto ampi da permettere il necessario distanziamento e la dovuta areazione. Un ulteriore motivo, di ordine didattico, ci spinge a domandare una riduzione del numero di alunni/e per classe. Due anni scolastici all’insegna di interruzioni più o meno lunghe della didattica in presenza hanno comportato conseguenze a livello psicologico per tutta la popolazione scolastica, hanno avuto ripercussioni a livello pedagogico e modificato modalità didattiche e di svolgimento delle lezioni e del programma. Tutto ciò ha accresciuto il divario tra la componente più attiva e più fortunata delle classi, e quella più debole o svantaggiata. Pertanto è necessario abbassare il numero di alunni/e per classe, per consentire ai/alle docenti di sostenere e seguire meglio i propri alunni e le proprie alunne.

Consapevoli della difficoltà di intervenire su classi già formate, pensiamo che tale obiettivo sia invece facilmente realizzabile nella creazione delle classi prime, per le quali chiediamo all’Ufficio Scolastico Regionale nuovi criteri di formazione, o deroghe specifiche a quelli vigenti.

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