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Venerdì, 26 Aprile 2024
Sulla rotta balcanica

Migranti, la polemica non si placa, Fratelli d'Italia si schiera col Sap

Dura presa di posizione di Claudio Giacomelli in relazione allo scontro tra Gianfranco Schiavone e Lorenzo Tamaro: "La città che noi vogliamo non comprende Piazza della Libertà trasformata in un accampamento di disperati bisognosi di tutto. Legalità non è far entrare chiunque"

TRIESTE - Non si placano le polemiche successive al botta e risposta tra il segretario provinciale del Sap Lorenzo Tamaro e il presidente di Ics, Gianfranco Schiavone. La querelle è approdata fino ai banchi del Consiglio regionale, dove il segretario provinciale di Fratelli d'Italia Claudio Giacomelli ha preso posizione in favore del sindacato di polizia. "Siamo lontani mille miglia del mondo che immagina Gianfranco Schiavone. Tamaro ha fatto bene a richiamare l'attenzione delle istituzioni sul fenomeno ormai dilagante dell'immigrazione clandestina che arriva in città dalla rotta balcanica. La città che noi vogliamo non comprende Piazza della Libertà trasformata in un accampamento di disperati bisognosi di tutto".

"Non far entrare chiunque"

Secondo Giacomelli i migranti uscirebbero dai boschi "scendono in città in autobus impedendo alle famiglie dell'altopiano di utilizzare il trasporto pubblico. Non prevede (la città che vorrebbe FdI ndr) strutture sovraffollate come il campo di Prosecco con altri disperati che dormono all'addiaccio. E, con buona pace del signore Schiavone, che incassa ingenti fondi statali per la gestione degli immigrati, la nostra città non può nemmeno diventare terreno di scontro di bande di soggetti che si azzuffano e si accoltellano per il controllo del territorio e delle zone di spaccio. Bene fa Schiavone a richiamare la legalità. Ma legalità non è far entrare chiunque".

Il concetto di legalità

Per l'esponente di Fratelli d'Italia c'è bisogno di legalità e del "rispetto delle leggi internazionali che impongono alla Slovenia di accogliere e mantenere gli immigrati che arrivano da lei attraverso la rotta balcanica. Legalità vuol dire che un paese deve farsi carico delle navi che battono la sua bandiera e che non possono scorrere nel Mediterraneo scaricando immigrati dove preferiscono. Legalità è rispetto per il decoro, per l'ordine e per le leggi del Paese che ti ospita, magari contribuendo al tuo mantenimento con qualche lavoretto di pubblica utilità. Dobbiamo rafforzare i presidi di prevenzione e controllo sul territorio e dobbiamo riprendere il dialogo con la Slovenia per i rimpatri previsti dalle norme. Se qualche tribunale ha trovato il cavillo giuridico per impedirli, il legislatore deve immediatamente intervenire per garantire la più corretta copertura giuridica per gli operatori in prima fila". 

Le parole del Sap

Anche Lorenzo Tamaro ha voluto intervenire nuovamente sulla polemica. "Il Sap si batte, interpretando quello che è il suo ruolo naturale e ancor maggiormente lo fa su un fenomeno così grave come quello della tratta di esseri umani, affare che arricchisce le organizzazioni criminali. Un lavoro quello del poliziotto impegnato sul fronte della “Rotta Balcanica” fatto con grande umanità, radicalmente opposto alle accuse infamanti di violenze nei confronti di migranti che in passato uno di loro aveva avanzato proprio contro i nostri poliziotti. Non abbiamo mai sentito una parola a favore degli operatori di Polizia di Trieste da parte del dottor Schiavone, sulle loro condizioni lavorative, quelle sanitarie e tantomeno nemmeno una parola solidale nei loro confronti, quando sono state avanzate accuse così gravi; nemmeno dopo che sono state accertate come del tutto false. Il mare in piena che arriva da terra sul nostro territorio va fermato, perché è incontrollato ed è frutto di illegalità. L’ipocrisia di un apparente accoglienza senza speranza di reale inclusione può portare a tensioni sociali e consegnare queste persone alla criminalità. È ora di agire adesso, proprio per evitare tutto questo". 

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