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Lunedì, 29 Aprile 2024
La sentenza / Barriera Nuova - Città Nuova / Foro Ulpiano

Molestie sessuali a una minorenne in piazza Oberdan: condannato a due anni, pena sospesa

La sentenza è stata emessa la scorsa settimana ma i fatti risalgono all'agosto del 2020: l'uomo era stato accusato di aver toccato il sedere alla ragazza mentre le passava accanto. Dopo l'intervento delle forze dell'ordine era scattata la denuncia

TRIESTE - E' stato condannato a due anni con pena sospesa il sessantenne accusato di aver palpeggiato una ragazza di 17 anni in piazza Oberdan. La sentenza è stata emessa la scorsa settimana ma i fatti risalgono all'agosto del 2020: l'uomo era stato accusato di aver toccato il sedere alla ragazza mentre le passava accanto. Dopo l'intervento delle forze dell'ordine era scattata la denuncia e l'imputato era stato rinviato a giudizio dal Gip Marco Casavecchia per i reati relativi all’articolo 609 bis 609 ter Co 1 n 5 del codice penale (violenza sessuale), per cui sono previsti dai sei ai 12 anni di reclusione (da otto a sedici con l'aggravante della minore età). Il processo ha avuto inizio il 12 gennaio 2022 e si è concluso con l'ultima udienza in cui il tribunale di Trieste, composto dai giudici Camillo Poillucci, Giorgio Nicoli e Luca Carboni, ha optato per una pena inferiore, con sospensione condizionale.

Presenti in tribunale la ragazza che avrebbe subito la molestia, un'amica che si trovava con lei al momento dei fatti e l'imputato, irreperibile nelle prime udienze. La giovane non ricordava esattamente le sembianze del presunto aggressore, quindi sono stati esaminati i filmati delle telecamere di sorveglianza in loco. Le immagini non permettevano di risalire all'identità in modo inequivocabile quindi, per il riconoscimento, è stata necessaria una perizia, che ha riconosciuto nei filmati le fattezze dell'imputato. A parer dell'avvocato Giuliano Marin che ha assistito l'imputato nelle udienze dibattimentali insieme con l'avvocato Di Bari l'incensuratezza dell'imputato e la dinamica dei fatti hanno contribuito a far ritenere applicabile al caso di specie  quanto meno "l'ultimo comma dell'articolo 609, che diminuisce la pena di due terzi in casi di minore gravità". Al deposito delle motivazioni della sentenza si valuterà - riferisce ancora l'avvocato - se ricorrere in appello.

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