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Botta e risposta

Trasferimento del Burlo a Cattinara, è polemica sul centro trapianti

Dopo le parole di Marino Andolina, ecco la risposta del vicegovernatore regionale Riccardi. Nella querelle anche il consigliere Zalukar: "Il trasferimento del Burlo a Cattinara è un passaggio obbligatorio per il suo impoverimento, fino alla chiusura come istituto autonomo"

TRIESTE - E' polemica sul trasferimento al futuro polo di Cattinara dell'ospedale infantile Burlo. A scatenare la querelle sono state le parole del dottor Marino Andolina il quale, in occasione di un incontro pubblico tenutosi a Trieste nella serata di ieri 5 gennaio, aveva puntato il dito contro la Regione. Dalle colonne del Piccolo, Andolina aveva affermato che Il trasferimento del Burlo Garofolo a Cattinara "comporterà un ridimensionamento del suo Centro trapianti di midollo osseo e, nel tempo, un trasferimento dei trapianti pediatrici a Udine". Da qui la polemica, con la risposta del vicegovernatore con delega alla Sanità Riccardo Riccardi. "Non è previsto alcun ridimensionamento". 

Riccardi sostiene che nessuno avrebbe mai pensato alla chiusura del Burlo e che "il centro trapianti non è mai stato messo in discussione". Secondo l'esponente forzista la Regione lavora "con la massima attenzione perché delle grandi competenze dell'Irccs possano trarre beneficio anche utenti e pazienti al di fuori di questa strategica struttura. Chi narra il contrario mette in chiara evidenza unicamente la sua volontà di far propaganda a basso prezzo". L'assessore cita i 18,5 milioni di euro stanziati dalla Regione per il Burlo negli ultimi quattro anni. Non è dello stesso avviso il consigliere regionale Walter Zalukar.  "Il trasferimento del Burlo a Cattinara è un passaggio obbligatorio per il suo impoverimento, fino alla chiusura come istituto autonomo". 

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