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Cronaca

Pd: “A rischio i centri di salute mentale”. Il ‘caso’ arriva a Roma

Cosolini – Rojc: “Orario dimezzato per i centri di Barcola e via Gambini. Mancanza di personale per pensionamenti e Green Pass non deve pesare su utenza fragile”. Interrogazioni al ministro Speranza e alla Giunta regionale

Mancanza di personale e possibile riduzione degli orari per due centri su quattro: la situazione nei centri di salute mentale di Trieste viene segnalata da alcuni esponenti del Pd e il “caso” arriva anche a Roma attraverso la senatrice Tatiana Rojc, con un’interrogazione al ministro Speranza firmata anche da altre forze politiche, tra cui Forza Italia. Nel dettaglio, spiega il consigliere regionale Cosolini: “Le recenti dichiarazioni del direttore dell'Asugi, Poggiana, che confermano la riduzione di orario di apertura per due dei quattro Centri di salute mentale di Trieste, quello di Barcola e quello di via Gambini, che passeranno da 24 a 12 ore giornaliere a partire dal prossimo mese di novembre. La mancanza di personale, a causa dei pensionamenti non ancora sostituiti e delle sospensioni dei sanitari privi di green pass, non può e non deve pesare su un'utenza fragile come quella seguita dai Csm”.

“La questione ha un rilievo nazionale – dichiara Rojc - e una negativa eco internazionale”  affermando che “l’assessore Riccardi ha liquidato la questione con una dose di sarcasmo e rinviando agli atti aziendali. Le risposte dell’assessore confermano i timori che sia in corso una ‘normalizzazione’ piuttosto che una razionalizzazione, in questo caso a Trieste nella Salute mentale ma in genere nella sanità regionale”. L’interrogazione è stata sottoscritta al momento dai colleghi dem Marcucci, Comincini, Fedeli, Giacobbe, Pittella, Rossomando e D'Alfonso, Stefàno, Iori, Stabile (Forza Italia) Lanièce (Autonomie). 

“Una delle eccellenze sanitarie di Trieste – fa eco il consigliere Cosolini, presentando un’interrogazione anche alla Giunta regionale - è a rischio di ridimensionamento. In un momento di forte criticità sociale, acuita in particolare dalla pandemia, la Giunta non lasci sole le molte famiglie preoccupate per questa situazione precaria e dia il necessario rinforzo ai Csm con nuovo personale”. 

E ad aggravare ancor più la situazione, aggiunge Cosolini, “pare anche, in base agli atti di programmazione della Giunta, che uno dei quattro Centri di salute mentale a Trieste verrà eliminato. L'assessore Riccardi trovi delle soluzioni alternative che non siano le riduzioni di aperture, attraverso assunzioni a tempo determinato o ricorrendo a esterni”.

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