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Lunedì, 29 Aprile 2024
La crisi del porto

"L'accordo è una presa in giro, per l'azienda la salute dei portuali non è priorità"

A dirlo è una nota del Coordinamento Lavoratori Portuali di Trieste dopo la riunione e l'accordo raggiunto lo scorso 10 febbraio. "Vogliamo la revisione generale delle procedure operative assurde e pericolose"

TRIESTE - "Quello che viene spacciato come primo accordo sulla sicurezza in Trieste Marine Terminal è una vera e propria presa in giro". Il Coordinamento Lavoratori Portuali di Trieste critica la gestione dell'incontro e spara contro l'accordo. "I lavoratori avevano chiesto alcune cose chiare e semplici: il posizionamento di barriere per impedire le cadute in mare, l’aggiunta di un generico per quel tipo di operazioni e la revisione generale delle procedure operative" definite "assurde e pericolose". 

"Tmt sta violando le misure di sicurezza"

Nel punto in cui è avvenuto l'incidente, sostiene il sindacato, le barriere c'erano. "Fino a pochi anni fa l’operazione che stava svolgendo Paolo da solo veniva svolta da più lavoratori. Poi l’azienda ha deciso di togliere le barriere per farci una nuova corsia per i mezzi e di far svolgere l’operazione a un solo lavoratore". Secondo quanto sostenuto dal Clpt, la Tmt starebbe "violando le misure di sicurezza previste a livello internazionale e sta dimostrando che la salute e la sicurezza dei lavoratori non sono una sua priorità". Il sindacato cita il Codice di buone pratiche dell’Organizzazione Internazionale del Lavoro. “Tutti i cigli delle banchine - scrive il Clpt - vicino ai quali devono circolare dei veicoli devono essere protetti da muretto continuo o da una barriera rigida e solida, sufficientemente resistente per impedire una caduta accidentale in acqua di camion e altri veicoli”.

Le richieste

Inoltre, citando un altro passaggio del testo, il sindacato continua così: "Se i veicoli si usano di rado vicino ai cigli banchina, si possono prevedere delle misure temporanee. Possono essere previste delle barriere temporanee di protezione o la presenza di una persona che segnali al conducente che il veicolo si trova vicino al ciglio banchina". Chiedono "misure serie a tutela della sicurezza del lavoro" e ai lavoratori portuali il Clpt chiede di "rifiutarsi di transitare o di operare nei tratti di bordo banchina privi delle barriere anti-caduta in mare e di svolgere tutte le operazioni nel rispetto strettissimo di quelle che sono le procedure di sicurezza. Sulle banchine del porto la salute e la vita le rischiano ogni giorno".

TriestePrima ha chiesto una replica a Tmt. 

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