rotate-mobile
Cronaca

Riforme istituzionali e welfare, i pensionati CGIL: «Si alle unioni dei comuni»

I pensionati Cgil: «Possibili risparmi per 100 milioni in 5 anni, da destinare ai più deboli»

Sì al nuovo modello di organizzazione delle autonomie locali, basato sulle unioni dei comuni. Sì anche alla proposta di revisione dello Statuto, elaborata dalla Commissione paritetica Stato-Regione, che attribuisce al Fvg competenza legislativa primaria in materia di organizzazione del fisco locale.

Per il Sindacato pensionati Cgil le due riforme vanno nella giusta direzione. Ad affermarlo Gino Dorigo, responsabile welfare e riforme istituzionali della segreteria regionale Spi, nel corso di un convegno tenutosi questa mattina a Udine, alla presenza di Elena D’Orlando, docente dell’Università di Udine e componente della Commissione paritetica Fvg, del segretario generale dello Spi Fvg Ezio Medeot e di Orietta Olivo, della segreteria regionale Cgil. «Il modello basato sulle unioni – ha detto Dorigo –può generare economie di spesa di 100 milioni in cinque anni, consentendo pertanto di aumentare la capacità di spesa dei Comuni. Rafforzerà inoltre il loro ruolo nell’organizzazione del sistema socio-sanitario, basata su distretti e ambiti che coincidono con il territorio delle unioni».

Da qui il giudizio positivo del sindacato pensionati, che chiede però ai Comuni di aumentare l’impegno sul welfare territoriale, a sostegno delle fasce più deboli delle popolazione, quelle più colpite dalla crisi. Risorse importanti da investire in questa direzione, per Dorigo, potrebbero arrivare anche dalla lotta all’evasione, un terreno sul quale, però, i nostri Comuni marcano pesanti ritardi rispetto a quelli delle altre regioni del Nord, «con soli 34mila euro di imposte recuperate su segnalazione delle amministrazioni municipali», ha sottolineato ancora Dorigo.

Altro nodo da affrontare, nell’ambito di una contrattazione sociale tra comuni e sindacati che per lo Spi presenta un bilancio a luci e ombre, quello di un sistema di imposte locali estremamente variegato e con tante, troppe disparità tra comune e comune. Anche per questo lo Spi guarda con interesse alla proposta di modifica dello Statuto che prevede l’attribuzione alla Regione della competenza legislativa pèrimaria in materia di organizzazione del fisco locale: « Abbinata e coordinata con l’istituzione delle unioni dei Comuni – ha affermato Dorigo – questa innovazione potrebbe sicuramente segnare una svolta decisiva nel governo della finanza locale». Uil tutto, ha concluso l’esponente del sindacato pensionati, «nell’ambito di una rinnovata specialità regionale che dovrà necessariamente essere basata, se non vorrà avere vita breve sulla tutela del lavoro e dei diritti delle persone in carne e ossa».

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Riforme istituzionali e welfare, i pensionati CGIL: «Si alle unioni dei comuni»

TriestePrima è in caricamento