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Rotta balcanica / Muggia - San Dorligo / Località Mattonaia

Blitz della Frontiera, in cella quattro passeur, due erano arrivati a Trieste un mese fa

Si tratta di W.A. di 32 anni, I.M. di 20, mentre A.U. di 24 e Z.M. di 21 anni facevano parte del gruppo ma avevano il ruolo di favoreggiatori. Hanno introdotto illegalmente 31 persone che hanno tutte manifestato l'intenzione di chiedere protezione

DOLINA - Quattro passeur di nazionalità pachistana sono stati arrestati con l'accusa di aver favorito l'entrata illegale in territorio italiano di 31 migranti provenienti dalla rotta balcanica. L'episodio, che rappresenta solo l'ultimo di una lunga serie di fermi ai danni di trafficanti di uomini messo a segno dal personale della polizia di frontiera di Trieste, è avvenuto nella prima mattina dell'8 novembre, in località Mattonaia/Krmenka. Due cittadini pachistani (W.A. di 32 anni e I.M. di 20) avevano già effettuato ingresso in Italia ad inizio ottobre, mentre gli altri due (A.U. di 24 anni e Z.M. di 21) facevano parte del gruppo ma, come indicato dalla questura, "di fatto aventi ruolo di favoreggiatori". Il gruppo di 31 migranti era composto da cittadini provenienti dall'Afghanistan, dal Pakistan e dal Bangladesh. Tutti hanno manifestato l'intenzione di richiedere asilo. 

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Il personale della polizia di frontiera ha individuato elementi a loro carico grazie soprattutto all'analisi del contenuto dei telefoni cellulari. "In particolare - si legge - venivano documentati un video dimostrativo dell’avvenuto ingresso in Italia di tre cittadini di origine bengalese facenti parte del gruppo in questione ed il contenuto di chat di “whatsapp” intercorsa tra gli stessi, in cui si rilevano inequivocabili elementi riconducibili all’avvenuta organizzazione del viaggio in questione". Secondo quanto si apprende è verosimile che W.A. e I.M., sia prima che dopo l'ingresso in Italia, avvenuto ufficialmente più di un mese fa, abbiano organizzato diversi viaggi. Addosso ai passeur non sono stati trovati volumi significativi di contanti. I quattro sono stati condotti nel carcere del Coroneo, a disposizione del sostituto procuratore Federico Frezza. 

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