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L'acquisizione

Sanità: Garofalo Health Care acquisisce Sanatorio Triestino Spa

Ghc ha dicharato di voler "assicurare la piena continuità gestionale e sanitaria delle realtà acquisite". Conti: "Quasi 130 anni di storia della sanità triestina vengono assorbiti da una società romana quotata in borsa, con logiche specifiche di queste realtà e cabine di comando lontane da qui"

Sanatorio Triestino Spa, storica struttura sanitaria privata accreditata con il sistema sanitario regionale, viene acquisita per l'86,95 per cento dal gruppo Garofalo Health Care. L’acquisizione, realizzata direttamente da Ghc S.p.A, include anche gli asset immobiliari strumentali detenuti da Sanatorio Triestino, che si estendono per una superficie complessiva di circa 8mila metri quadri, a cui aggiungere un’area edificabile di oltre 6mila metri quadri. L'enterprise value dell'operazione è pari a 16,9 milioni di euro (100 per cento), mentre l’equity value è pari a 13,2 milioni. 

Ghc ha dicharato di voler "assicurare la piena continuità gestionale e sanitaria delle realtà acquisite" e quindi "il dottor Salvatore Guarneri, attuale direttore generale della struttura, sarà nominato amministratore delegato della stessa. Si specifica che il contratto ha interessato un gruppo di azionisti rappresentanti complessivamente l’86,95% del capitale sociale della Target. Nell’ambito degli accordi pattuiti, è previsto che Ghc presenti a tutti gli altri azionisti una proposta irrevocabile di acquisto delle azioni dagli stessi detenute agli stessi termini e condizioni riconosciuti ai soci venditor".

Sanatorio Triestino S.p.A., realtà storica della città di Trieste e da sempre punto di riferimento del territorio per la qualità delle prestazioni e dei servizi erogati, è una struttura accreditata con il sistema sanitario regionale ed è dotata di 80 posti letto ospedalieri per acuti e 40 posti letto di RSA. Possiede inoltre partecipazioni di controllo in Eutonia S.r.l. Sanità & Salute (“Eutonia”), la più grande realtà di fisioterapia e riabilitazione della Provincia di Trieste, e in Terme del Friuli-Venezia Giulia S.r.l. (“Terme FVG”), società che gestisce attualmente gli stabilimenti termali “Arta” e “Monfalcone”.

Le critiche

Perplessità e critiche dal mondo della politica, in particolare dal Pd triestino e regionale: “Quasi 130 anni di storia della sanità triestina - dichiara la segretaria provinciale Caterina Conti - vengono assorbiti da una società romana quotata in borsa, con logiche specifiche di queste realtà e cabine di comando lontane da qui".“All'indomani delle dichiarazioni del presidente Fedriga e dell'assessore Riccardi – spiega l’esponente del Pd Salvatore Spitaleri – sulla sostanziale equivalenza tra servizio sanitario pubblico e accreditato, naturalmente tacendo che giustamente i privati entrano nei settori più redditizi della sanità, il primo boccone è una storica e per molti versi benemerita struttura privata della sanità di questa regione”.

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