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Sanità, manovra del personale: i sindacati criticano la disparità territoriale

CGIL, CISL e FIALS: "Manovra del tutto squilibrata a favore dell'area isontina. Non vengono prese minimamente in considerazione le molteplici criticità dell'area giuliana"

TRIESTE - Le organizzazioni sindacali CGIL, CISL e FIALS hanno espresso forte disappunto nei confronti della recente manovra del personale sanitario per il 2024, emanata il 1 dicembre dal direttore generale Dott. Poggiana. Secondo i sindacati, la manovra appare fortemente sbilanciata a favore dell'area isontina, trascurando le criticità dell'area giuliana, che soffre di una crisi cronica e carenza di personale nei suoi dipartimenti ospedalieri e territoriali.

La decisione di assegnare solo 6 infermieri all'area Giuliana nella manovra del personale 2024 è stata etichettata dai sindacati come un tentativo di "affossare una parte importante della sanità del Friuli-Venezia Giulia". "Non cadiamo nel tranello di mettere un territorio contro l'altro, ma chiediamo un'analisi puntuale del reale fabbisogno del personale - si legge nella nota -. Chiediamo che il sindaco e tutti i politici giuliani (che brillano per il loro assordante silenzio e assenza nelle politiche sanitarie di questa città, bene primario di tutti) diano un forte segnale al fine di garantire una reale risposta ai bisogni di salute dei cittadini con un servizio sanitario pubblico di qualità, sia ospedaliera che territoriale con la giusta equità nell'assegnazione dei professionisti in entrambe le realtà di competenza dell'Asugi". Le organizzazioni sindacali evidenziano infine che non resteranno passive di fronte a quello che considerano un evidente depauperamento della sanità e annunciano che intraprenderanno tutte le azioni necessarie per scongiurare tale scenario.


 

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