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Lunedì, 29 Aprile 2024
Concerti e rizollatura, che disastro

Il caso stadio va avanti, l'ira del popolo alabardato contro il Comune

La Triestina sarà costretta a giocare a Fontanafredda, ma nel frattempo i tifosi puntano il dito contro l'amministrazione comunale. Già annunciati gli eventi al Rocco nel periodo degli eventuali playoff. "Una decisione inappropriata".

TRIESTE - Dimissioni dell'assessore allo Sport del Comune di Trieste Giorgio Rossi e un preoccupato disappunto per le questioni legate al campo da gioco, ritenuto inagibile dalla Lega Pro costringendo la Triestina ad emigrare in quel di Fontanafredda. I tifosi dell'Unione (sia i vari gruppi della curva Furlan che il centro di coordinamento) non le mandano a dire all'amministrazione comunale. "La Triestina e i suoi tifosi meritano di più" scrive il Cctc in una nota ufficiale diffusa nel pomeriggio di oggi 11 settembre. Dopo l'importante vittoria di ieri contro l'Albinoleffe grazie ad una doppietta di Lescano, il popolo rossoalabardato presenta il conto a palazzo Cheba.  

I concerti nel periodo dei playoff

"Da un lato - scrivono -, lo stato disastroso del campo di gioco è motivo di profonda preoccupazione. Giocare due partite in casa a 100 chilometri da Trieste non solo scoraggia i nostri tifosi, ma rappresenta anche un ostacolo per coloro che avrebbero voluto sottoscrivere gli abbonamenti durante l'ultima settimana di vendita. Questa situazione potrebbe causare danni non solo alla tifoseria, ma anche agli interessi della società". Dall'altro lato emerge la questione dei concerti in concomitanza con igli eventuali play off di serie C, con l'amministrazione comunale che non sembra avere intenzione di fare dietrofront sul fronte dei grandi eventi, che considera invece molto importanti per l'immagine della città. Una decisione che, tuttavia, i tifosi ritengono "inappropriata". Il Comune di Trieste, conclude la nota, "si dichiara sostenitore della squadra, ma sembra non assumersi le sue responsabilità nell'interesse della Triestina e dei suoi tifosi. Voi ci chiedete pazienza, noi vi chiediamo rispetto".

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