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Cronaca

Trieste film festival, i vincitori della 33esima edizione

Le giurie del 33esimo Trieste Film Festival hanno assegnato i diversi premi del concorso, che saranno consegnati stasera nel corso di una cerimonia al Teatro Rossetti.

Le giurie del 33esimo Trieste Film Festival hanno assegnato i diversi premi del concorso, che saranno consegnati stasera nel corso di una cerimonia al Teatro Rossetti.

Il Premio Trieste assegnato dalla giuria (Edvinas Pukšta, Dubravka Lakić, Emanuela Martini) al miglior lungometraggio in concorso (euro 5.000) va – all’unanimità – a Întregalde di Radu Muntean (Romania 2021) con la seguente motivazione: Il film più imprevedibile del Concorso Internazionale Lungometraggi è caratterizzato da brillanti cambi di marcia atti ad esprimere generi e stati d’animo divergenti, fondendo in modo convincente attori professionisti e indimenticabili dilettanti locali e guidandoci nervosamente verso una destinazione sorprendente di genuina tranquillità.

La giuria ha inoltre attribuito due menzioni speciali: a Kelti di Milica Tomović (Celti, Serbia 2021) per la capacità di raccontare tutto un mondo attraverso un solo gruppo di famigliari e amici, una sola casa e una sola sera, per come costruisce un film corale attraverso una sceneggiatura minuziosa e un uso indagatore della macchina da presa; e a Strahinja Banović di Stefan Arsenijević (Finché posso camminare, Serbia – Lussemburgo – Francia – Bulgaria – Lituania 2021) per l’umanità dimostrata dalla storia – in cui uno dei temi più scottanti nell’Europa di oggi si fonde con un amore di proporzioni epiche – e per il linguaggio fortemente cinematografico con cui il regista Stefan Arsenijević la racconta.

Il Premio Alpe Adria Cinema assegnato dalla giuria (Marta Popivoda, Nino Kirtadze, Gianfranco Pannone) al miglior documentario in concorso (euro 2.500) va a Tvornice radnicama di Srđan Kovačević (La fabbrica ai lavoratori, Croazia 2021) con la seguente motivazione: con la potenza delle sue immagini e il suo enorme impegno, ci immerge in una lotta operaia dei nostri giorni davvero unica. Onesto e avvincente, il film ci mostra quanto sia complesso costruire e sostenere un’utopia socialista nell’oceano del capitalismo. La fabbrica agli operai!

La giuria ha inoltre assegnato una menzione speciale a Film Balconowy di Paweł Łoziński (Film dal balcone, Polonia 2021) con la motivazione: Di questo piccolo grande film ci ha colpiti soprattutto l’empatia; la capacità di relazionarsi all’altro nei giorni difficili e un po’ tristi del Covid da un punto di vista molto semplice, il balcone di un primo piano in un palazzo qualsiasi di una quartiere residenziale a Varsavia. Una posizione dall’alto verso il basso piuttosto rischiosa, che l’autore riesce a condurre in un dialogo ad altezza d’uomo, creando un rapporto divertente e anche profondo con le persone più disparate, che ci arrivano spontanee e a loro volta empatiche. L’autore accantona volontariamente uno sguardo più complesso sul mondo a favore di una semplicità di stile che infine si fa politica grazie a una trascinante fiducia nell’uomo. Un film che ci fa bene.

Il Premio Fondazione Osiride Brovedani assegnato dalla giuria (Špela Čadež, Gerald Weber, Wim Vanacker) al miglior cortometraggio in concorso (euro 2.000) va a Pa vend di Samir Karahoda (Da un posto all’altro, Kosovo 2021) con la seguente motivazione In un film che mescola documentario e finzione, una tavola da ping-pong diventa un’allegoria di condizioni politiche ma anche una metafora della ricerca di luoghi sicuri in un periodo caratterizzato da sradicamenti e migrazioni. Pa Vend ci ha convinti in virtù della correttezza delle sue scelte formali, con inquadrature singolari, uno sguardo concentrato e ritmo preciso.

I film dei tre concorsi sono stati “giudicati” anche dal pubblico e con il loro voto hanno decretato i vincitori dei Premi del Pubblico:
Miglior Lungometraggio: Mrak di Dušan Milić (Oscurità, Serbia - Italia 2021)
Miglior Documentario: Film Balconowy di Paweł Łoziński (Film dal balcone, Polonia 2021)
Miglior Cortometraggio: Big di Daniele Pini (Italia 2021)

Nato alla vigilia della caduta del Muro di Berlino (l'edizione "zero" è datata 1987), il Trieste Film Festival – diretto da Fabrizio Grosoli e Nicoletta Romeo – è il primo e più importante appuntamento italiano dedicato al cinema dell'Europa centro-orientale, che continua a essere un osservatorio privilegiato su cinematografie e autori spesso poco noti – se non addirittura sconosciuti – al pubblico italiano, e più in generale a quello “occidentale”. Più che un festival, un ponte che mette in contatto le diverse latitudini dell'Europa del cinema, scoprendo in anticipo nomi e tendenze destinate ad imporsi nel panorama internazionale.

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