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Venerdì, 26 Aprile 2024
Cronaca Via Carlo Ghega

Truffava gli anziani con storie strappalacrime: napoletano arrestato dalla Polizia

Un altro arresto della Squadra Mobile della Questura che forse per qualche giorno bloccherà quella che è una piaga cittadina: le truffe e i raggiri ai danni degli anziani. In questo caso il malvivente chiedeva soldi alle vittime in cambio di giubbotti o borse di poco valore

Approciava gli anziani per strada, decine al giorno, finchè qualcuno di questi, ammaliato dal suo fare gentile e affabile, cadeva nel tranello e finiva per essere truffato. In poche settimane sono diversi gli episodi su cui sta indagando la Squadra Mobile che sabato scorso ha arrestato il napoletato del 1965 Raffaele Peluso (già noto alle forze dell'ordine per precedenti speicifici).

In un paio di settimane era riuscito a racimolare circa 3 mila euro: fingendosi un amico di vecchia data offriva a prezzi "stracciati" giubbotti o borse (a seconda che l'anziano fosse di sesso maschile o femminile) che lui spacciava per pezzi pregiati, dichirando di essere in gravi problemi economici e millantando storie strappalacrime su moglie e/o figli malati. I soldi (chi 50 euro, chi, come nell'ultimo caso 900 euro) se li faceva consegnare presso le abitazioni delle vittime o addirittura accompagnava gli anziani agli sportelli bancomat per prelevarli.

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Peluso aveva scelto Trieste per le sue truffe, anche se risiede a Gradisca d'Isonzo: grazie a una denuncia in particolare, che segnalava il tipo di auto (una Y10) utilizzata dall'uomo, gli investigatori della Mobile sono riusciti a intercettarlo e pedinarlo per diversi giorni: «Non è stata facile - ha spiegato il vice capo Fabio Soldatic-: abbiamo dovuto utilizzare molti uomini e mezzi perchè si fermava anche ogni 3 minuti per approciare gli anziani e noi non potevamo farci scoprire».

L'arresto è avvenuto sabato 30 gennaio in via Ghega, in flagranza di reato: aveva appena "scucito" 900 euro alla propria vittima. «Sono almeno 15 i tentativi noti e tre quelli messi a segno di cui la Mobile è certa - ha spiegato il capo Marco Calì -, ma sono reati per cui spesso gli anziani non sporgono denuncia per vergogna o perchè non se ne accorgono: stiamo comunque indagando e chiediamo a chi fosse stato vittima di un caso analogo di segnalarcelo. Ricordiamo inoltre che nessun agente, dipendente di banca o servizi energetici, viene presso il vostro domicilio per consegnare delle bollette o carte importanti: assolutamente non bisogna far entrare alcuna persona in casa. Inoltre invitiamo soprattutto i familiari e vicini di persone più sensibili a vigilare, istruire in merito e avvertire prontamente le forze dell'ordine in caso si verifichino questi episodi».

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