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Lunedì, 29 Aprile 2024
Cronaca di un anno intenso

Dal caso Resinovich agli incendi in Carso: i fatti di cronaca più importanti del 2022

Sta per concludersi il 2022, che ripercorriamo ricordando alcuni degli avvenimenti, in alcuni casi epocali, che hanno dominato le pagine dei giornali a Trieste e non solo: dai fatti di cronaca nera più drammatici alla questione Wartsila, la migraizone dall'Ucraina fino alle personalità illustri che ci hanno lasciato. L'anno del post pandemia e di una Barcolana che rinasce, con la sua prima vincitrice donna

Un caso di cronaca nera ripreso dai media nazionali e oltre, addii inaspettati e tragici, il Carso in fiamme, la guerra in Ucraina, la crisi industriale: un 2022 intenso che, tra le troppe ombre, ha visto il ritorno alla "normalità" dopo due anni segnati dal Covid e un’edizione della Barcolana che è stata definita la più bella di sempre e che, oltre al ritorno del grande pubblico in presenza, ha visto consegnare per la prima volta la Coppa d’Autunno a una donna. Ripercorriamo brevemente questo 2022 nel suo ultimo giorno.

Un inizio “nero” di cronaca

Due episodi drammatici segnano i primi giorni dell’anno a Trieste. Alla fine del 2021 scompare Liliana Resinovich e viene poi ritrovata senza vita in un bosco a San Giovanni il 5 gennaio del 2022. Una morte che, a un anno dalla scomparsa, non trova ancora una spiegazione univoca, mentre i familiari chiedono verità e le indagini della Procura continuano. Un caso che ancora tiene l’Italia intera col fiato sospeso e a cui Trieste Prima ha dedicato uno speciale.

Un altro dramma riguarda il giovane Robert Trajkovic, strangolato in un sottoscala di via Rittmeyer nella notte tra il sette e l’otto gennaio. Aveva solo 17 anni. Il 21enne Alì Kashim confessa di aver commesso il crimine e pare che all’origine di tutto ci sia un movente passionale: l’ex ragazza di Alì frequentava Robert all’epoca dei fatti. Kashim è stato rinviato a giudizio e si è già tenuta la prima udienza. Altre ne seguiranno dal prossimo gennaio.

Guerra in Ucraina e migrazioni

Dopo lo scoppio della guerra in Ucraina gli ex valichi del confine italo - sloveno hanno visto l’arrivo di migliaia di profughi, alcuni dei quali diretti in altre città italiane ed europee, altri verso amici e parenti a Trieste e in Fvg, altri ancora accolti in strutture d’accoglienza. E’stata l’occasione, per diversi triestini, di aprire le porte della propria casa per ospitare temporaneamente le famiglie in fuga dagli orrori che perdurano ancora oggi. 

Siccità e incendi

L’arrivo della bella stagione ha visto decadere anche le ultime restrizioni anti Covid con la ripesa dei viaggi, della vita sociale e dell'economia. Tuttavia l’aumento delle temperature dovuto alla crisi climatica ha portato nella nostra regione la piaga della siccità e, in concomitanza, i 34 incendi che hanno prodotto danni incalcolabili al Carso triestino, isontino e sloveno per settimane, mandando in fumo 4mila ettari di zone boschive. Per alcuni comuni è il ritorno dell’incubo delle mascherine, stavolta contro il fumo, e diverse abitazioni vengono sfollate. Numerosi i blackout e le interruzioni alla circolazione. Tra le fiamme ha purtroppo perso la vita una donna: la volontaria Elena Lo Duca. Su questi fatti le Procure di Gorizia e Trieste hanno aperto un fascicolo contro ignoti per incendio colposo. Sotto esame anche la rete ferroviaria.

L’addio a illustri personalità

E’ stato un anno di lutti in cui Trieste ha dovuto dire addio a una serie di Illustri personalità, che hanno lasciato il vuoto in svariati ambiti, tra cui il giornalismo, l’economia, la moda e la cultura. Tra questi tragici eventi, la morte prematura del direttore del Piccolo e del Messaggero Veneto Omar Monestier, a soli 57 anni. Si sono spenti nello stesso anno anche lo scrittore Boris Pahor, l’ex ad di Fincantieri Giuseppe Bono, poco dopo la fine del mandato e, poche settimane fa, lo stilista triestino Renato Balestra.

Wartsila

Stravolgimenti anche nel mondo dell’industria a Trieste, con l’annuncio della chiusura dello stabilimento Wartsila di Bagnoli. Una decisione per molti inaspettata e inspiegabile da parte della multinazionale finlandese, in seguito alla quale la città ha visto una mobilitazione trasversale, con piazze piene e cortei, che hanno visto unite verso un comune intento le istituzioni e il mondo della politica in tutti gli schieramenti, fino alle autorità religiose. Dopo numerosi incontri a Roma le parti sociali hanno momentaneamente raggiunto un accordo e le attività nello stabilimento proseguiranno fino al 30 settembre 2023. Entro questa data l'azienda si impegna a non riattivare alcuna procedura di licenziamento collettivo.

Una donna vince la Barcolana

Lasciamo come ultimo ricordo di un anno difficile un’immagine di festa, quella della Barcolana, che da oltre mezzo secolo anima e rende nota la nostra città in tutto il mondo. Quest’anno la manifestazione di risonanza mondiale ha visto il ritorno di una grande folla da dopo le ombre del Covid e del maltempo e, soprattutto, una vittoria storica: per la prima volta, nel 2022, una donna ha portato a casa l’agognato trofeo. Si tratta di Lady Wendy Schmidt, affarista ‘illuminata’, presidente di una fondazione miliardaria per la salvaguardia dell’ambiente e moglie dell’ex Ceo di Google. Dall’alto suoi 67 anni ha detto che “la vela non ha genere né età, è uno sport per tutti, una passione che dura tutta la vita”.

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