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Venerdì, 26 Aprile 2024
Cronaca

Vasca ludica, stanza multisensiorale, pet therapy ed empatia: il "modello" del Comune per inclusione dei disabili (FOTO)

La I Commissione consiliare ha portato i consiglieri comunali a visitare la struttura sotto la guida dell'assessore Grilli e la responsabile Fiorenza Taffra

La Prima commissione consigliare, presieduta da Antonio Lippolis, si è recata questa mattina, 19 aprile, per un sopralluogo presso una struttura all'avanguardia e di grande prestigio di Trieste: la Residenza protetta Campanelle. A guidare la visita dei consiglieri comunali alla struttura l'assessore ai Servizi sociali Carlo Grilli e la responsabile Fiorenza Taffra.

«È giusto che i consiglieri capiscano cosa c'è dietro le fredde carte e il Bilancio - ha esordito Grilli -. La struttura, che ospita 30 persone in pianta stabile ai piani superiori e 15 al piano terra relativamente al centro diurno, nasce come risposta a quell'ala del Burlo dove venivano assistiti bambini con malformazioni particolari; poi si è pensato di dare una risposta dignitosa a persone che ormai sono diventate adulte. Si cerca di creare delle situazioni di benessere per queste persone e creare empatia tra gli operatori e gli ospiti. A chi ci lavora va tutto il nostro apprezzamento per quello che fanno: in un luogo dove la disabilità la fa da padrona non mancano colori e aspetti decorativi così da non renderlo un ambiente ospedaliero».

«Il Comune di Trieste ha dato dignità a queste persone, ma anche per gli operatori che ci lavorano - ha spiegato la dottoressa Taffra -. Le 30 persone ospitate sono divise secondo le loro capacità residuali, differenziando anche le rispettive attività: vengono predisposti infatti dei piani di azione individuali. Abbiamo cercato di rendere accogliente la struttura, per esempio personalizzando ogni stanza, con copriletto, disegni e colori diversi». 

19apr17. Commissione visita Residenza protetta Campanelle (foto di Emanuele Esposito)

«Gli impegni e le attività sono semplici, ma vengono differenziati molto spesso - continua la responsabile della struttura -. C'è per esempio una vasca ludica con acqua riscaldata dove le persone possono rilassarsi ma anche dare libero sfogo alla loro energia. Poi c'è la stanza multisensoriale Snoezelen attivata nel 2015: uno spazio rilassante, con luci soffuse e musica dolce in sottofondo, in grado di creare un’atmosfera di distensione e di stimoli sensoriali (con per esempio le bolle di sapone). La residenza Campanelle è uno dei 30 centri in Italia ad aver importato e applicato tale metodologia. Non manca poi la pet therapy dell'Asuits».

Taffra ha spiegato che «L’ammissione della persona con disabilità presso la struttura viene disposta su proposta del Servizio sociale comunale presente nelle quattro Unita territoriali sociali, che interpella a sua volta l’Equipe multidisciplinare per l’handicap distrettuale di appartenenza e il Responsabile comunale della struttura di appartenenza. Quest’ultimo valuta la congruità dell’inserimento rispetto agli ospiti già accolti».

La struttura vede la presenza di soli quattro dipendenti comunali, il resto dei servizi è esternalizzato a varie coperative e società di servizi. Quanto all'aspetto sanitario «c'è un presidio infermieristico h24 e poi vengono sfruttati tutti i servizi dell'azienda sanitaria». 

«Tutti possono accedere al servizio - ha spiegato l'assessore Grilli -, indifferentemente dal reddito, ma in base ai bisogni di cui necessita. Non c'è una lista d'attesa, ma sicuramente si creerà perchè la capacità medica, l'inclusione sociale e i percorsi scolastici hanno portato a un allungamento della vita e della qualità della stessa di queste persone. I servizi abbracciano il tema nel momento in cui vengono a conoscenza del bambino: a breve sarà firmato un protocollo con il Burlo così da avere una fotografia immediata così che il Comune possa aiutare già dai primi momenti la famiglia, in un momento che può essere davvero drammatico. Il servizio sociale poi predispone un percorso di vita per questo bambino, ragazzo e adulto sfruttando quelle che sono le strutture e gli strumenti in suo possesso». Il costo per gli ospiti della struttura è di circa 33,86 al giorno (retta piena) cioè circa 1000 euro al mese; gli altri pagano con altri redditi come pensioni o accompagnamenti.

«Una volta una persona con disabilità usciva dal nucleo familiare in età adulta quando la famiglia non ce la faceva più (circa 60 anni), ora l'indirizzo è farlo uscire prima possibile (come per una persona normale che a 25/27 anni va a vivere da solo) - ha sottolineato Grilli -: questo permette di non avere un trauma nel momento in cui naturalmente ci sarà un distacco, ma questo percorso permette anche di calibrare meglio servizi e percorso di vita, così anche la famiglia ha un respiro e può vedere quello che sarà il futuro di loro figlio».

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