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Domenica, 28 Aprile 2024
La storia

Condannato per violenza sessuale torna in libertà, la vittima: "Donne state attente"

A fine mese un uomo ritenuto responsabile di aver abusato di una giovane diversi anni fa uscirà dal carcere del Coroneo dopo aver pagato il suo debito con la giustizia. La vittima ha ricevuto comunicazione da parte dei carabinieri dell'imminente liberazione. "Mi rivolgo alle donne di Trieste: guardatevi le spalle sempre, questa persona è pericolosa e tra poco sarà in libertà"

TRIESTE - Chi sconta il proprio debito con la giustizia è una persona libera, ma in caso di condanne per violenza sessuale quella stessa libertà torna come un incubo a spaventare le vittime. E' per questo motivo che Alessandra (nome di fantasia utilizzato per garantirne l'anonimato) si è rivolta a chi scrive per condividere le personali preoccupazioni relative alla liberazione (dopo aver scontato la pena) di chi molti anni fa l'aveva molestata e per lanciare un appello a "tutte le donne triestine. State con gli occhi bene aperti, uno stupratore dalla fine di febbraio sarà in giro, è una persona pericolosa". 

La vicenda 

La vicenda si consuma a Trieste diversi anni fa. L'uomo, un cittadino di origine straniera e senza fissa dimora, segue una giovane nei pressi di una fermata dell'autobus in prima periferia. Poco dopo la ragazza viene aggredita dal soggetto. Per lui, dopo le indagini e l'arresto effettuato dai carabinieri, viene formulata l'accusa di violenza sessuale. C'è un processo, poi nel 2021 si arriva a sentenza definitiva, pronunciata dalla Corte d'appello. L'uomo, tra le altre cose, ha una lunga lista di precedenti penali (rapina, porto abusivo di armi da taglio e denuncia per tentato furto aggravato) a causa di reati commessi lungo tutta la penisola italiana in un periodo tra il 2015 e il 2017. 

"Guardatevi le spalle"

Oggi, a distanza di molti anni e dopo aver pagato il suo debito con la giustizia, l'uomo torna in libertà perché per la legge ha finito di scontare la sua pena. La comunicazione è stata inoltrata dagli stessi carabinieri alla vittima (un atto che in questi casi è obbligatorio), ma ora quella stessa donna ha paura che la persona possa tornare a commettere quel tipo di reato. "Non voglio che succeda ad altre donne quello che è successo a me. Tenete gli occhi aperti, questa persona uscirà dal carcere, ma è una persona pericolosa. Per questo voglio dire di stare attente e guardarsi sempre intorno". Un appello che arriva in un momento particolarmente delicato per quanto riguarda l'analisi dell'odioso fenomeno e in un periodo dove l'allerta per reati del genere, sia negli ambienti investigativi che in quelli della procura, è massima. 

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