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Attacco hacker

Attacco no vax all'aula del Consiglio, hackerati i profili dei consiglieri, in tilt la seduta

E' iniziato tutto dopo l'entrata del profilo "Vivi Libertà e Diritti" poco dopo le 16:30. Hackerato il cellulare del consigliere Salvatore Porro. Seduta sospesa. Il sindaco: "Ci vogliono leggi speciali come ai tempi del terrorismo, non si rendono conto che stanno sporcando l'immagine di una città"

Attacco informatico da parte di gruppi no vax alla seduta online del Consiglio comunale di Trieste. E' successo oggi 15 febbraio durante la videoconferenza che vedeva come protagonista l'investimento della British American Tobacco. Tutto è iniziato con l'arrivo all'interno dell'aula digitale di un profilo chiamato "Vivi Libertà e Diritti" che dopo essere entrato ha iniziato a moltiplicare i profili dei consiglieri, di fatto mandando in tilt il sistema. "E' un attacco alle istituzioni" ha dichiarato un consigliere comunale. La seduta è stata sospesa. "Ci vogliono leggi speciali come ai tempi del terrorismo quando lo Stato ha vinto. Questi sono dei bastardi - ha dichiarato il sindaco di Trieste Roberto Dipiazza -. Se guardo dalla finestra sembra di essere in guerra, con centinaia di agenti in piazza Unità. Stanno rovinando l'immagine di una città meravigliosa". 

Uno screenshot effettuato dal consigliere comunale di Adesso Trieste, Riccardo Laterza, mostra un commento da parte del gruppo di hacker: "Grazie dell'aiuto Salvatore Porro, tieni d'occhio meglio il tuo cellulare". I consiglieri hanno poi chiesto al presidente Francesco Panteca di non interrompere la seduta. "Così continua a registrare, dobbiamo fare denuncia immediata all'autorità". Tra i profili che si sono introdotti nell'aula anche un "Ciccio" e altri profili che hanno storpiato il nome di altri consiglieri. 

Ecco come si sono infiltrati: "Grazie Porro, tieni d'occhio il tuo cellulare"

La seduta era iniziata con una scaramuccia tra il neoconsigliere Bertali (subentrato a Ugo Rossi) e il consigliere di Forza Italia, Michele Babuder. "È un fatto gravissimo e inaccettabile - ha dichiarato il consigliere di Punto Franco, Alberto Pasino. "L’episodio odierno in cui la chat dei consiglieri comunali è stata hackerata nel corso della seduta consiliare è un ulteriore elemento a sostegno della indifferibile necessità di ritornare ai lavori in presenza - così i capigruppo di Punto Franco, Partito democratico, Adesso Trieste e MoVimento Cinque Stelle -. Non sono mai stati del tutto chiari i motivi tecnici o organizzativi che da diversi mesi fanno sì che le attività del Consiglio Comunale debbano svolgersi solamente da remoto. Abbiamo appurato, oggi, che il sistema utilizzato dall’Amministrazione è vulnerabile e non è in grado di garantire la sicurezza necessaria. Siamo quindi pertanto a chiedere ufficialmente, ancora una volta, al Presidente del Consiglio Comunale di riprendere i lavori del Consiglio in presenza". 

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