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Domenica, 28 Aprile 2024
Il caso arriva in Tribunale / Barriera Nuova - Città Nuova / Foro Ulpiano

Vuole i soldi per la droga e picchia la madre: figlio violento verso il processo

La donna, terrorizzata, ha chiamato i Carabinieri. L’uomo era solito chiedere denaro ai familiari per stupefacenti e slot machine e, in un’occasione, aveva aggredito verbalmente anche la sorella. Intervenute anche in questo caso le forze dell’ordine

TRIESTE - Si scaglia contro la madre, sferrandole calci e pugni per ottenere soldi e soddisfare la sua dipendenza da slot machine e stupefacenti, oltre a minacciare e umiliare la sorella per lo stesso motivo. Una situazione drammatica e protrattasi nel tempo, che ha costretto i familiari a correre ai ripari coinvolgendo le forze dell'ordine. Dopo l'aggressione, infatti, la madre ha allertato i Carabinieri, ed è così scattata la denuncia d’ufficio. Dopo le indagini, coordinate dal Pm Lucia Baldovin l’uomo, un 30enne residente a Trieste, dovrà comparire davanti al Gup a fine mese e il giudice si esprimerà sul rinvio a giudizio. L'imputato è assistito dall'avvocato Matteo di Bari.

L’episodio più grave risale a un pomeriggio nell’autunno del 2021. Stando a quanto si apprende l’uomo (che sarebbe seguito dai servizi sanitari per le sue dipendenze), avrebbe chiesto a sua madre dei soldi, elargiti dal padre per comprargli un cellulare, peraltro già acquistato. Al rifiuto della donna, già altre volte vessata da richieste simili, il 30enne ha iniziato a dare in escandescenze, lanciando e rompendo oggetti, fino a uscire dall’appartamento e lanciare sulle scale del condominio quello stesso telefono, acquistato dalla signora qualche giorno prima. L’imputato avrebbe poi colpito la madre con calci e pugni, lasciandola sul pianerottolo e barricandosi in casa. La donna, terrorizzata, ha quindi chiamato i militari dell’Arma, che hanno convinto il figlio a uscire, e il giorno dopo si è recata all’ospedale di Cattinara, dove le è stata prescritta una prognosi di una settimana.

Sembrerebbe che l’uomo fosse solito chiedere denaro anche ad altri familiari, tra cui la sorella. In un altro episodio (circa un mese prima dell’aggressione alla madre), l’avrebbe raggiunta sotto casa e, vedendosi negare il denaro, avrebbe iniziato a urlare, rivolgendole insulti pesanti finché la donna, temendo per la sua incolumità, ha chiamato i Carabinieri. 

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