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Wartsila, incontro sindacati-Regione: "Il tempo delle meline è finito"

Il prossimo 18 maggio a Roma si terrà l'incontro tra le sigle sindacali, il governo Meloni e l'azienda. "Se non dovessero emergere né nomi, né piani industriali allora ecco che sarebbe una scusa inaccettabile". In queste ore, così Kanidisek di Cisl "la Corporation ha mandato degli incaricati a valutare gli asset e si sta preparando a fare dei trasporti via da Trieste". Solidarietà di Fedriga e Rosolen: "La fabbrica deve continuare ad essere strategica"

TRIESTE - Se il 18 maggio il “tempo delle meline e delle chiacchiere” dovesse continuare e i sindacati si ritrovassero di fronte a “forzature” da parte del governo, i lavoratori di Wartsila potrebbero scendere nuovamente in piazza. È durato circa un’ora l’incontro tenutosi oggi 8 maggio tra Cgil, Cisl e Uil, e la Regione Friuli Venezia Giulia sulla crisi industriale dello stabilimento di Bagnoli della Rosandra. Dopo le fumate nere degli ultimi tavoli le sigle sindacali chiedono chiarezza, soprattutto sul fronte dei piani industriali. “Qualora a Roma non dovessero emergere né nomi, né piani industriali – ha detto Antonio Rodà di Uil -, ecco che sarebbe una scusa che non potremmo più accettare”. Lo scenario non è quello che si aspettano. Tuttavia, come ribadito da Marco Relli della Cgil, “non è più contemplabile che questo tavolo abbia segreti o notizie non esplicite”. La grande preoccupazione, così i sindacati a margine dell’incontro, “è che ci si ritrovi con un indirizzo già scelto dall’azienda”, una sorta di scatola chiusa senza possibilità di tornare indietro. All'incontro tenutosi in piazza Unità a Trieste erano presenti, oltre alle sigle sindacali anche il governatore regionale Massimiliano Fedriga e l'assessore al Lavoro, Alessia Rosolen. 

L'assenza di soluzioni agita i lavoratori

I sindacati hanno trovato la Regione allineata sulla solidarietà nei confronti della fabbrica, ma soprattutto sulla questione esuberi. “Il presidente Fedriga – così Fabio Kanidisek di Cisl – ci ha detto che il problema Wartsila non si chiude soltanto con la piena occupazione, ma con uno stabilimento che deve continuare ad essere strategico per il territorio e la nazione”. Se da un lato la parola d’ordine sembra essere continuità, dall’altro ci si aspetta qualcosa di più da parte dell’esecutivo nazionale. L’azione del ministero viene indicata come “essenziale”, ma l’assenza di soluzioni nell’ultimo periodo agita il sonno dei lavoratori. 

"Iniziano a fare dei trasporti via da Trieste"

In queste ore “la corporation ha mandato degli incaricati a fare il punto sugli asset e si sta preparando a fare dei trasporti via da Trieste” questa la notizia emersa durante l’incontro con la stampa. In una richiesta di assunzione di responsabilità è Kanidisek a passare la palla al governo, “Credo che dopo il 18 si inizierà a parlare non più di nomi, ma di piani industriali”, mentre per la Uil “ci sono tanti aspetti da chiarire”. Nonostante non si parli apertamente di sciopero, per la Cgil la situazione è arrivata al limite. “Si è visto anche quante chiacchiere ci sono state fino ad oggi” ha chiuso Relli.  

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