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La storia

L'arte di collezionare: la vita di Maurizio e Lia tra Music, de Chirico e Leonor Fini

Una vita costellata di incontri, magia e bellezza. Maurizio Zanei e la moglie Lia, grazie alla loro collezione d'arte, sono diventati i custodi del tempo e della storia

"Il collezionista, a mio parere, è chi fa delle scelte e per esse è disposto a spendere, cioè a pagare di persona, perché il possesso ha il senso di immedesimarsi e credere nell'opera dell'artista. Dire "mi piace" non basta, è riduttivo. Bisogna conoscere e capire il senso, il modo e la prassi del suo vissuto e il contenuto dell'opera, non solo ciò che è esteriore. Così soltanto riesce ad emozionare. L'opera scelta è perciò l'opera riuscita. Per me non si tratta di arredamento ma significati, poesia, amore, competenza, valore in questo senso, cioè arte". A parlare è Maurizio Zanei, uno dei più grandi collezionisti d'arte di Trieste e il principale collezionista di Music a livello europeo. Assieme alla moglie Lia, è riuscito a collezionare non solo capolavori di grande rilievo storico ma anche ricordi che tutt'ora riecheggiano attraverso i colori delle tele.

L'inizio

E' una vita costellata di incontri e bellezza, quella degli Zanei, che inizia negli anni '70, quando la coppia inizia ad acquistare le loro prime opere. A far avvicinare i due al mondo dell'arte è una cena con amici. Quella sera a tavola si parla infatti dei tagli di Fontana, del cubismo di Picasso e dell'astrazione di Klee. Incantati da un mondo che fino ad allora avevano solo sfiorato, iniziano frequentare mostre ed eventi d'arte. “Il primo quadro che ho acquistato è stato un Generalic. A quel tempo andava di moda lo stile naïf, ma oggi non farebbe parte della mia collezione – racconta Zanei –. Negli anni c'è stata sicuramente un evoluzione del gusto. L'esperienza visiva, l'attenzione e l'approfondimento – anche culturale - sono elementi che ti permettono di acquisire una certa sensibilità”.

L'incontro con Music

Nel '77 Maurizio e Lia vanno a Parigi all'inaugurazione del Centro Pompidou, dove per la prima volta scoprono Music. “Tra Kokoschka e Kandinskij c'era una tela che raffigurava due corpi dipinti di rosso. Mi aveva colpito. Dopo aver scoperto che l'autore era goriziano, ho voluto saperne di più”. Nel '78, alla galleria Torbandena, Zanei compra il suo primo pastello firmato dal pittore e incisore sloveno. Da quel giorno, per cinque lunghi anni, Maurizio e Lia lo seguono tra mostre ed eventi acquistando anche i suoi grandi capolavori, finché, nell'83, accade un fatto che regalerà alla loro vita un pizzico di magia. ”Grazie ad un gallerista siamo riusciti a conoscere Music di persona. Inizialmente avevamo paura di restare delusi – spiegano –, invece è stato affabile e gentile. Un grande uomo. E' nata un'amicizia che si è perpetuata negli anni”.

Music in quegli anni ha un grandissimo successo e la sua casa sul Canal Grande di Venezia è spesso frequentata dei grandi nomi dell'arte, tra cui il gallerista di Picasso Jan Krugier. Si divide tra la Serenissima e Parigi, e le sue mostre sono sempre affollate. Nonostante il ritmo frenetico che caratterizza le sue giornate, trova sempre del tempo da dedicare alla coppia, stringendo un legame che tutt'ora vive grazie al loro ricordo. 

La collezione e le mostre

I due hanno poi continuato a sostenere Music anche dal punto di vista artistico, organizzando diverse esposizioni. Una sorta di impegno o una promessa che tutt'ora mantengono. Tra gli ultimi grandi eventi, c'è la mostra “Sguardi transfrontalieri”, visitabile fino al 27 novembre alla Galleria Comunale d'Arte Contemporanea di Monfalcone, “una delle mostre più belle”, come l'ha definita Wanda, nipote di Music, presente all'inaugurazione.

Nella collezione degli Zanei, negli anni, ci sono stati altri grandi nomi: Giorgio de Chirico, Arturo Nathan, Leonor Fini e Arnaldo Pomodoro. “Qualcosa è stato venduto, altro scambiato. Ai tempi i prezzi erano accessibili e potevi farti una bella collezione. Oggi, oltre ad avere un costo spropositato, le grandi opere sono per lo più introvabili”. Nella loro abitazione, dove la bellezza trova spazio in ogni angolo, non mancano opere di artisti triestini contemporanei come Serse Roma, Manuela Sedmach e Paolo Cervi Kervischer. La passione dei due per l'arte è sincera e vibra nell'aria. C'è solo un pittore che Zanei ha sempre bramato ma non posseduto: “Se avessi avuto la disponibilità economica, avrei sicuramente seguito Bacon”.

L'arte di collezionare arte: Maurizio e Lia Zanei | Foto di Giovanni Aiello

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