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Lunedì, 29 Aprile 2024
La crisi

Presidio e sciopero Wartsila, i sindacati chiedono di accelerare i tempi

Davanti ai cancelli dello stabilimento di Bagnoli della Rosandra si sono riuniti i lavoratori in occasione dello sciopero generale del comparto metalmeccanico. Presenti anche le segreterie nazionali della Triplice. "Ad oggi sul tavolo non c'è nulla, speriamo che da settembre in poi si possa parlare di progetti concreti"

BAGNOLI - "Al momento i tavoli aperti dal ministo Urso non hanno prodotto alcun risultato". La crisi Wartsila rappresenta una vertenza "paradigmatica" su scala nazionale, ma bisogna agire in tempi rapidi altrimenti "rischia di precipitare tutto". L'impegno del governo nell'individuare una soluzione definitiva al caso dello stabilimento di Bagnoli della Rosandra convince poco i sindacati che questa mattina, in occasione dello sciopero generale del comparto metalmeccanico, hanno dato vita ad un presidio davanti ai cancelli della multinazionale finlandese. Protesta iniziata alle 9, alla presenza dei rappresentanti delle segreterie nazionali della Triplice, Guglielmo Gambardella della Uilm, Luca Trevisan della Fiom Cgil e Massimiliano Nobis per la Fim Cisl. 

"Ad oggi non c'è nulla"

"Vogliamo provare a giocarcelo questo futuro - così Gambardella - e lo sciopero di tutte le aziende della città, in piena solidarietà con i lavoratori della Wartsila, crediamo sia un segnale importante. Questa vertenza è un po' lo specchio dell'Italia e noi vogliamo che si apra un confronto per la valorizzazione del sito e per costruire una economia con prospettive, solo l'industria può assicurare un futuro a questo Paese". Trevisan ha chiesto un "impegno decisivo del governo" e che "alle parole seguano i fatti". Massimiliano Nobis ha sottolineato come "ad oggi non c'è nulla sul tavolo, se non riusciamo a trovare una reindustrializzazione per questo stabilimento, dove ci sono infrastrutture, competenze e professionalità, allora non la si può trovare in nessuna altra parte d'Italia". Per Nobis "il governo si è impegnato, rimaniamo fiduciosi che da settembre in poi si possa parlare di progetti concreti". 

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