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Lunedì, 29 Aprile 2024
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Debora Serracchiani: «Friuli Venezia Giulia vuole essere modello di libertà»

Lo ha sottolineato la presidente della Regione Debora Serracchiani: «Vanto di essere stato spesso "modello", di aver costituito il teatro di vicende storiche anche tragiche, con la sua consapevolezza di essere unita anche se siamo diversi»

«Il Friuli Venezia Giulia vuole essere un modello di libertà», ha sottolineato la presidente della Regione Debora Serracchiani "salutando" oggi a Udine l'avvio dei due intensi giorni di incontri e di dibattiti dedicati a "La libertà di tutti, culture diverse, un presente comune", promossi nel capoluogo friulano da "La Repubblica delle Idee", per il decimo anno nelle piazze d'Italia, come ha voluto sottolineare il presidente del gruppo editoriale L'Espresso Carlo De Benedetti.

Un Friuli Venezia Giulia, ha osservato Serracchiani, con la sua storia, le sue tradizioni, con il vanto di essere stato spesso "modello" (è il caso dell'opera di ricostruzione dopo il sisma del 6 maggio 1976), di aver costituito il teatro di vicende storiche anche tragiche (come il primo conflitto mondiale, di cui quest'anno si ricorda l'entrata in guerra dell'Italia dopo lo scoppio nel 1914), con la sua consapevolezza di essere unita "anche se siamo diversi».

Siamo dunque un Friuli Venezia Giulia che ha nel suo bagaglio una storia anche tragica e difficile, con tanti tasselli da mettere assieme, ma Serrachianianche "con tanta forza per reagire" alle vicissitudini.

«Accettando" quindi lo stimolo proprio del presidente De Benedetti (sollecitato da Riccardo Luna, referente nazionale per l'Agenda digitale europea), secondo il quale il mondo sta vivendo una globalizzazione purtroppo non accompagnata da un parallelo sviluppo culturale, Serracchiani ha ricordato come a fronte di quanto sta accadendo sulla sponda Sud del Mediterraneo, «l'Occidente rischia di sembrare 'timido': non abbiamo infatti saputo affermare i nostri valori, valori che noi abbiamo fondato sulla libertà. Una libertà che coniughiamo con accoglienza e integrazione, ma anche ordine e rispetto».

«Noi pensiamo - ha dichiarato la presidente Serracchiani, dopo i saluti del sindaco di Udine Furio Honsell ("una città dalle lunghe tradizioni nel campo dei diritti civili", ha affermato) - che la libertà debba essere di tutti, anche nelle diversità, e questa libertà rappresenta la nostra grande ricchezza: lo affermiamo a testa alta, a chi pensa di costruire oggi un mondo fatto di paura, di fondamentalismo, di estremismo».

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