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Venerdì, 26 Aprile 2024
Politica

Fedriga (Lega) chiude a Trieste: «Io ho scelto la mia gente e la mia terra mentre qualcuno è scappato a Roma»

Salvini: «Il voto di Trieste verrà guardato da tutta Italia e dall'Europa con preoccupazione»

Una folla dei grandi eventi, una piazza della Borsa gremita di un pubblico entusiasta ha ascoltato i 40 minuti di comizio della Lega oggi a Trieste, con Massimiliano Fedriga e Matteo Salvini inneggiati come il futuro premier e presidente della Regione. 

«Avevamo solo Gorizia e ora, dopo 20 mesi, abbiamo tutto il Friuli Venezia Giulia», ha detto il sindaco Dipiazza che ha portato il suo saluto al leader leghista (dopo aver passato la mattinata e il primo pomeriggio in compagnia anche di Silvio Berlusconi e Giorgia Meloni). «Abbiamo il nuovo presidente», ha aggiunto Dipiazza mostrando Massimiliano Fedriga e poi ha invitato tutti a votare per il centrodestra «perchè ne abbiamo bisogno per cambiare questa Regione e dare lavoro ai giovani».

«Sono diventato segretario a 23 anni con la Lega all'1%. Mi dicevano che eravamo morti, ma oggi a Trieste abbiamo riempito una piazza con voglia di cambiamento. Grazie di cuore - ha esordito Massimiliano Fedriga -. Come sapete ho parlato tanto in televisione davanti a milioni di spettatori ma oggi sono emozionato davanti a voi. Mi auguro che tanti qui e molti di più mi auguro domenica potranno cambiare il futuro di questa regione. Quando sono stato scelto per il candidato alla Regione e qualcuno ipotizzava un ministero, io ho scelto la mia gente e la mia terra mentre qualcuno è scappato a Roma. Per non lasciare la regione altri 5 anni a chi l'ha distrutta: come hanno devastato il diritto la salute ammazzando gli ospedali; penso a come hanno devastato gli enti locali aumentando gli sprechi e togliendo i servizi ai cittadini; infine penso a quello che hanno fatto aprendo i confini e importato immigrati da tutta europa e il Pd ha avuto la geniale idea di sparpagliarli sul territorio con l'accoglienza diffusa liberi di fare quello che vogliono». 

«Chi non è entrato regolarmente, non può essere lasciato libero sul territorio, ma messo in un centro di accoglienza - ha rimarcato Fedriga -. Avete visto il bando della Prefettura di Trieste? Trasporto pubblico gratuito, il barbiere gratuito, l'acquisto di materiale ludico, le cure dentistiche del servizio sanitario regionale (non le emergenze, noi salviamo la vita a chiunque). Potevamo guardare al vicino Veneto sulle visite anche serali permettendo a chi lavora di prevenire e quindi magari pesare meno sul sistema sanitario dopo; ma non si poteva seguire perchè Luca Zaia, un grande presidente, era di un altro colore politico».

«L'impegno non è di risolvere tutti i problemi in un giorno, non ho la bacchetta magica per dare 1000 euro a persona, non prendo in giro il dramma delle persone, non darò 100 euro a figlio. Sul dramma delle persone non si gioca - continua il candidato presidente leghista -. L'impegno è quello di incidere sulla pressione fiscale e incentivare le imprese a investire. ci impegniamo ad ascoltare e rimettere in piedi il diritto alla salute (siamo passati dal terzo posto al 20esimo). Ci impegniamo a rimettere in piedi gli enti locali dando potere ai sindaci. Il territorio deve amministrare e la Regione legiferare, mentre loro volevano il potere in una mano». 

«Faremo due grandi trattative con lo Stato: il FVG non può essere utilizzato come un immenso campo di clandestini, bisogna presidiare i confini. Ho fatto un patto con le altre regioni per l'autonomia per difendere le risorse che Serracchiani ha svenduto. Io farò degli errori - si è avviato a conclusione Massimiliano Fedriga -, chi vi dice che non sbaglia mai è un bugiardo o scemo, e non mi ritengo sale. Ma se avrò l'onore di rappresentare la mia terra continueremo ad ascoltare e avremo l'umiltà di correggerci. Domenica mettiamoci tutti l'impegno, capisco che siamo in mezzo un ponte, ma dobbiamo dimostrare che questi trucchetti non valgono nulla contro la voglia di cambiamento». 

«Del Partito democratico non si è visto nessuno e anzi, ho scritto a Chi l'ha visto per sapere che fine ha fatto Debora Serracchiani - ha preso parola Matteo Salvini -. Se hai governato per 5 anni e sei il primo a non farti vedere, vuol dire che il Pd ha vergogna di quello che ha fatto. I 5 stelle sono invece troppo impegnati a inseguire Renzi; chi vota Lega sappia che vota la coerenza, non saremo mai con il Partito democratico». 

«Bravo sindaco, voglio tornare a inaugurare i cantieri che state aprendo; bravo il vicesindaco (Pierpaolo Roberti) che dopo 20 anni ha inaugurato una caserma della Polizia locale perchè vuole la sicurezza in città», ha poi aggiunto il leader leghista parlando poi di temi di politica nazionale e della scelta del premier, rimarcando che «il voto di domenica non è solo di Trieste, perchè se voi continuerete questa rivoluzione del buon senso la musica cambia in Italia e in Europa, dove non andremo più con il cappello in mano ma a distribuire gli immigrati in tutta Europa».

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