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Lavoro in Fvg: Timidi Segnali di Ripresa

Il Friuli Venezia Giulia resta in un periodo di crisi anche se ci sono timidi segnali di ripresa. E' quanto emerge dal Rapporto 2011 sul mercato del lavoro in regione presentato ieri a Udine dall'Agenzia regionale del lavoro e dall'assessore...

Il Friuli Venezia Giulia resta in un periodo di crisi anche se ci sono timidi segnali di ripresa.
E' quanto emerge dal Rapporto 2011 sul mercato del lavoro in regione presentato ieri a Udine dall'Agenzia regionale del lavoro e dall'assessore regionale al Lavoro Angela Brandi.
''Siamo ancora in un periodo di crisi - ha dichiarato Brandi - ma segnali timidi di ripresa si evincono dal Pil regionale, che dopo la flessione del 5,6% nel 2009, e' tornato nel 2010 al +1,1%, dato superiore a quello nazionale''.
Gli occupati nel 2010 erano 508.000 come nel 2009, pari al 63%, e i disoccupati sono cresciuti di 3.000 unita' con un incremento del 2,4%, per arrivare alla cifra totale di 31.000, pari al 5,7%. Calati gli ingressi nelle liste di mobilita', che nel 2010 hanno raggiunto le 7.500 unita', con una diminuzione di 1.500 rispetto al 2009.
Si conferma negativo di 5.500 unita' il saldo occupazionale tra assunzioni e cessazioni, dopo il crollo di ben 12.500 registrato l'anno prima.
Cresciuta di 8 milioni di ore rispetto al 2009 la cassa integrazione, che ha toccato i 26 milioni di ore.
Nel triennio 2009-2010 tengono in regione l'occupazione giovanile e femminile.
''I nostri dati sono migliori rispetto al resto del Nord e al dato nazionale - ha affermato l'assessore Brandi -; la disoccupazione giovanile e' al 18%, percentuale di gran lunga inferiore al dato nazionale, 26,5%, ma anche a quella del Veneto, 18,7%.
Anche nell'occupazione femminile - ha proseguito -, abbiamo tenuto nel triennio con il 55,5% di occupazione e il 6,5% di disoccupazione''.
Nei primi sei mesi del 2011 si registra una tendenza verso una timida ripresa, ''che pero' appare ancora precaria - ha detto Brandi - a causa dei riflessi di un'economia contaminata dalla crisi''.
Il direttore dell'Agenzia del lavoro, Domenico Tranquilli, ha fatto sapere che nel triennio 2008-2010 sono andati persi 21.000 posti di lavoro, di cui 3.000 nel 2008, 12.000 nel 2009 e 6.000 nel 2010. ''Nel 2011 per ora abbiamo un saldo in attivo di piu' 12.000 unita' del rapporto tra assunzioni e cessazioni - ha detto Tranquilli -, ma nella seconda parte dell'anno il saldo comincia ad erodersi, essendo passato a piu' 8.000 unita' lo scorso mese di agosto''.

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