Trieste Libera: «Gravi violazioni del diritto internazionale, al via petizione europea»
Lo rileva in una nota il Movimento Trieste Libera: «Il Movimento Trieste Libera ha inviato alla Commissione per le Petizioni del Parlamento Europeo nuovi documenti ed informazioni ad integrazione della sua petizione urgente già registrata a protocollo in giugno»
«Il Movimento Trieste Libera ha inviato alla Commissione per le Petizioni del Parlamento Europeo nuovi documenti ed informazioni ad integrazione della sua petizione urgente già registrata a protocollo in giugno «Per denuncia di gravi violazioni del diritto internazionale e del diritto dell'Unione Europea nei rapporti giuridici, politici ed economici dell'Unione Europea e dalla Repubblica Italiana verso l'attuale Free Territory of Trieste e verso gli altri Stati dell'UE e della Comunità internazionale».
Lo rileva in una nota il Movimento Trieste Libera.
«Trieste Libera - continua la nota - ha contemporaneamente trasmesso al Parlamento Europeo le prime quattro adesioni internazionali alla petizione sul Free Territory e sul suo Porto Franco internazionale, che sono pervenute da organizzazioni dell'Austria e della Repubblica Ceca: Moravané-Die Mährer, Schwarz-Gelbe Allianz, Süd-Tiroler Freiheit, Bewegung Freies Triest Österreich».
«I nuovi documenti - concludono - provengono principalmente dagli archivi della Commissione Europea e confermano esplicitamente che dal 1954 ad oggi l'applicazione dei Trattati costitutivi delle Comunità Europee e dell'Unione Europea è stata estesa al Free Territory ed al suo Porto Franco internazionale con la clausola speciale che riguarda i territori europei dei quali uno Stato membro, in questo caso l'Italia, esercita la rappresentanza estera provvisoria ma non ha la sovranità».