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Il nuovo centro / Barriera Vecchia - Città Vecchia / Via del Coroneo, 5

Un nuovo Centro di ascolto per il benessere lavorativo nel cuore di Trieste

Il servizio gratuito sarà aperto il lunedì e il martedì dalle 10 alle 18 con orario continuato a partire dal 4 dicembre

Favorire una cultura del Ben-Essere nei luoghi di lavoro attraverso azioni di sensibilizzazione e formazione delle figure manageriali sul benessere lavorativo e sugli indicatori per comprendere se la comunità aziendale gode di buona salute, promuovere iniziative di prevenzione e sostegno a favore delle lavoratrici e dei lavoratori che si ritengono colpiti da azioni e comportamenti discriminatori e vessatori protratti nel tempo, anche legati a differenze di genere, orientamento sessuale, età, stato di salute, credo religioso, cultura, opinioni politiche e provenienza geografica, ma anche e in primo luogo offrire consulenze specifiche per ogni tipologia di disagio vissuto, dallo straining al di-stress, dal burnout alle molestie sessuali, dal whistleblowing al mobbing: sono questi gli ambiziosi obiettivi che si propone il nuovo Centro di Ascolto per il Benessere Lavorativo che è stato presentato qualche giorno fa a Trieste in via del Coroneo 5, sede del Centro Studi “Corrado Rossitto” di CIU Unionquadri che con Unipromos e il patronato Enas l’ha istituito.

Il Centro di Ascolto aperto ai cittadini

Il Centro, che nasce da un approccio privatistico in una cornice sociale, sarà aperto il lunedì e il martedì dalle 10 alle 18 con orario continuato a partire dal 4 dicembre; è dedicato a tutti coloro che stanno affrontando un’esperienza problematica nel proprio ambiente di lavoro e opererà su due piani complementari tra loro: da un lato, offrire un percorso gratuito e in totale anonimato per analizzare la tipologia di malessere denunciato e offrire una consulenza da un punto di vista legale, medico, psicologico e di genere; dall’altro, lavorare sulle cause che possono generare un clima lavorativo tossico, situazioni conflittuali e di sofferenza psicofisica, spesso infortuni sul lavoro.

La presentazione è stata aperta dall’avvocato Fabio Petracci, presidente del Centro studi “Corrado Rossitto” e padrone di casa, che ha sottolineato l’impegno a lavorare per il benessere aziendale e per contrastare il conflitto malato, non certo il conflitto sano, quello che chiede progressioni di carriera, aumento dei salari, miglioramento delle condizioni lavorative.

Gerarda Urciuoli, coordinatrice del Centro Benessere Lavorativo, forte di dieci anni di attività - dal 2008 al 2018 - con il Centro Mobbing della Regione, ha illustrato le modalità di lavoro e presentato il team che la affiancherà e che sarà composto da Sandra Racchi, avvocata, Marco Pesce, medico del lavoro, e Gabriella Taddeo, esperta di discriminazioni di genere. «Dobbiamo lavorare per creare comunità lavorative - ha detto Urciuoli - perché da soli si va veloci, ma insieme si va lontano. È importante comprendere che il benessere economico e lavorativo passa dal benessere personale, che non è semplicemente assenza di malattia. Il primo passo da fare è individuare le diverse tipologie di disagio, per poter orientare correttamente le persone; lavoreremo attraverso strumenti pratici per mettere insieme figure apicali e lavoratori e lavoratrici».

Su questo aspetto ha insistito anche Marco Ancora, responsabile nazionale Dipartimento Cultura CIU Unionquadri, che ha definito i quadri una cerniera tra datore di lavoro e lavoratori: «Questo è il primo centro di ascolto che promuoviamo in Italia e auspichiamo che diventi un modello da esportare in un momento caratterizzato da profondi cambiamenti dovuti alla transizione digitale, che mette a rischio la tutela delle competenze, e dalle grandi dimissioni.»

Non sono mancati i saluti istituzionali di Francesco Riva, consigliere del CNEL in rappresentanza di CIU Unionquadri-Confederazione Italiana di Unione delle professioni intellettuali, che pur da remoto ha voluto portare il suo augurio di buon lavoro, ricordando che chi non lavora serenamente può anche incorrere in infortuni. Infine c’è stato l’intervento di Luca Cefisi, direttore nazionale di Unipromos, ente del Terzo settore che lavora per disseminare buone prassi e sostenere le piccole aziende, che non hanno tempo e risorse per impegnarsi su questo fronte. «Siamo contenti di sostenere questa nuova sfida a Trieste, dove fino ad oggi non eravamo presenti, e speriamo di radicarci sempre di più nel territorio regionale».

Per maggiori informazioni: https://www.centrostudirossitto.it/centro-di-ascolto-per-il-benessere-lavorativo/.

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