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Lunedì, 29 Aprile 2024
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Bambini, giovani e anziani, la qualità della vita nel 2021 per fasce d'età: niente top ten per Trieste

Una nuova statistica elaborata da Il Sole 24 Ore misura la qualità della vita declinata per i tre target generazionali, nuovi indici che documentano la capacità delle istituzioni di mettere in campo servizi efficienti, le condizioni di vita, le lacune nei confronti dei più fragili e le aspettative dei più giovani

Trieste è una città in cui si vive bene? Offre buone opportunità sia a bambini che a giovani o anziani? Lo rivela una nuova statistica elaborata da Il Sole 24 Ore in cui è stata misurata la qualità della vita declinata per i tre target generazionali, in base agli indicatori statistici selezionati.

I tre nuovi indici documentano così la capacità delle istituzioni di mettere in campo servizi efficienti, le relative condizioni di vita, le lacune nei confronti dei più fragili e le aspettative dei più giovani.

I tre indici generazionali

In base al punteggio medio conseguito nei 12 indicatori selezionati per i bambini (0-10 anni), i giovani (18-35 anni) e gli anziani (over 65) emergono grossi divari da nord a sud. Le tre nuove classifiche "generazionali" (ciascuna composta da 12 parametri) misurano con i numeri la vivibilità dei territorio per bambini, giovani e anziani. Gli indicatori sono stati selezionati per evidenziare particolari aspetti che influenzano la qualità della loro vita. Ad ogni parametro è stato poi assegnato un punteggio per ciascuna provincia da 0-1000. E la classifica finale è il risultato della media dei punteggi conseguiti.

I dati per province

Escludendo Cagliari, si conferma ancora una volta il ritardo del Mezzogiorno che nelle tre graduatorie popola quasi sempre il fondo delle graduatorie. A primeggiare sono infatti proprio la provincia di Cagliari che si distingue per essere una provincia a misura di bambino. Abbiamo poi Ravenna, un luogo attraente per i giovani e Trento che svetta per il benessere degli anziani.

Ma diamo uno sguardo alla nostra regione e in particolare modo al capoluogo giuliano: nella classifica "Bambini" rientrano nella "top 5" Udine che occupa il 2° posto e Gorizia che si aggiudica il 5°. Pordenone è alla 20a posizione e ancora meno bene per Trieste che si classifica invece alla 33a posizione. Per quanto riguarda i "Giovani" invece, meglio per Trieste che troviamo in questo caso al 14° posto, preceduta da Gorizia (13°), Pordenone si classifica al 24°, meno bene Udine che occupa solo il 50° posto. Infine gli "Anziani": 16° posto per Pordenone, 18° posto per Trieste, 12° Gorizia, 38° Udine. 

Nelle tre top ten pesa la quasi totale assenza delle grandi aree metropolitane, ad eccezione di Bologna che guadagna l'ottavo posto per benessere dei giovani e il quinto per gli anziani. Milano e Roma appaiono solo nella top ten dedicata agli over 65, trainate dagli importi medi delle pensioni. Per i bambini, invece, si piazzano rispettivamente 42a e 18a, penalizzate dal ridotto spazio abitativo e sprofondano al 76° e 106° posto per i giovani, anche a causa delle difficoltà di accesso alla casa ben rappresentate dagli affitti troppo elevati. Male per i giovani anche Napoli (103a), dove si aggiungono le performance negative nel tasso di disoccupazione giovanile e nella minore incidenza di laureati. Colpisce anche il numero medio di studenti per classe, che varia dai 14 di Trieste ai 25 di Parma.

Fonte Il Sole 24 Ore

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