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Lunedì, 29 Aprile 2024
I dati

Sviluppo sostenibile: il Fvg agli ultimi posti tra le regioni italiane

Ecco i dati completi della nostra regione di quelli che sono ad oggi i risultati raggiunti per quanto riguarda l’Agenda Onu 2030 e di quale sia il piano da attuare per rispondere agli obiettivi riguardanti lo sviluppo sostenibile

L'Italia è un paese piuttosto indietro nel percorso che mira allo sviluppo sostenibile e poiché molte politiche sono di competenza delle regioni e delle province autonome spetta anche a loro adottare i provvedimenti necessari per accelerare questo processo. Inoltre, l’Italia è caratterizzata da forti disuguaglianze territoriali che rendono molto complesso il percorso dell'Italia verso lo sviluppo sostenibile: l’Alleanza italiana per lo sviluppo sostenibile (Asvis) ha pubblicato gli indicatori che mostrano il percorso di ogni regione e provincia autonoma verso gli Obiettivi di sviluppo sostenibile dell'Agenda 2030. Dopo il Rapporto 2018 Asvis ha pubblicato l'analisi aggiornata al 2017 dell'evoluzione dei territori italiani rispetto al raggiungimento dei 17 obiettivi di sviluppo sostenibile dell'Agenda 2030 dell'Onu.

Divario tra Nord e Sud 

Come leggiamo su prontobolletta.it, il buon posizionamento delle regioni del Nord trae origine in buona parte dai comportamenti individuali nell'ambito della vita quotidiana e all’interno delle abitazioni. In particolar modo spicca l'indicatore sulle detrazioni fiscali riguardo la riqualificazione energetica degli edifici. Le regioni del Nord ricoprono le prime otto posizioni (il Trentino sul gradino più alto del podio, seguito da Friuli Venezia Giulia e dal Piemonte). Anche l'indicatore sui rifiuti vede al nord ottimi posizionamenti nell'ambito della raccolta differenziata: primo il Veneto (62,6 per cento di raccolta), secondo il Trentino (62,3 per cento) e il Friuli Venezia Giulia (57,5) al terzo posto. Il Nord si rivela virtuoso più o meno per tutti gli indicatori, tranne quello dell'agricoltura biologica, che vede la Lombardia agli ultimi posti, del turismo agricolo e del trasporto pubblico. In centro Italia spiccano invece i negozi biologici (Marche 1°, Umbria 2° e Toscana 3°). Nell'agricoltura biologica sono invece le regioni meridionali (Calabria, Basilicata, Sicilia e Puglia) a fare da padrone. Ci sono inoltre alcune regioni del Sud che riescono ad avere la meglio sul nord per la produzione di energia green. Anche la connettività digitale è un elemento da non trascurare per la sostenibilità aziendale, garantendo servizi al cittadino a distanza e che non contribuiscono ad ulteriori emissioni per spostamenti. Secondo i dati Istat l’accesso a Internet o fibra è pari al: Nord: 82,6 per cento; Centro: 81,8 per cento; Sud: 84,8 per cento; Isole: 73,4 per cento.

Entrando nel merito del discorso energetico, a produrre la maggior parte dell'energia rinnovabile sono Valle d'Aosta, Trentino Alto Adige e Basilicata (rispettivamente 99,9 per cento, 91,2 per cento e 69,7 per cento sulla produzione totale). Risultato positivo anche per l'Umbria (4° con il 55,5 per cento). 

Sul tema delle emissioni, invece, la regione più virtuosa è la Campania, seguita da Trentino Alto Adige, Lazio, Marche, Lombardia e Piemonte.

La regione Lombardia (con oltre il 42 per cento) e l’Emilia Romagna (con quasi il 36 per cento) si classificano al primo e secondo posto per percentuale di rifiuti solidi urbani smaltiti in impianti che producono energia da rifiuti, seguite dalla Campania con il 28 per cento. Le regioni che riportano le percentuali più basse sono anche quelle per cui risultano le quantità maggiori di RSU smaltite in discarica, con in testa proprio la Sicilia (con circa il 69 per cento).

La classifica

Ecco la classifica completa stilata dal Green Vesting Forum: 

  1. Lombardia
  2. Lazio
  3. Campania 
  4. Piemonte
  5.  Emilia-Romagna
  6.  Veneto
  7. Sicilia
  8. Toscana
  9. Puglia
  10. Liguria
  11. Città Metropolitana di Roma
  12. Sardegna
  13. Marche
  14. Trentino Alto Adige
  15. Friuli Venezia Giulia
  16. Abruzzo
  17. Calabria
  18. Umbria
  19. Basilicata 
  20. Molise
  21. Valle d'Aosta

Il primo dato che si evince da questa classifica è che le regioni più sensibili ai temi ambientali sono quelle che hanno una maggiore popolazione; tuttavia, non sono i centri urbani a sostenere il dato, quanto piuttosto i piccoli centri o quelli vicini alle aree industriali. Sorprende, sottolinea il Rapporto, come si sia attenuato il divario Nord-Sud in sette Goal su 16 non emerga il classico divario tra Nord e Sud del Paese, anzi, in alcuni casi sono le regioni meridionali a trainare le performance medie del resto d’Italia. 

Il Friuli Venezia Giulia

Andando ad analizzare nello specifico la regione Friuli Venezia Giulia, possiamo avere un quadro più completo di quelli che sono ad oggi i risultati raggiunti per quanto riguarda l’Agenda 2030 e di quale sia il piano da attuare per rispondere agli obiettivi riguardanti lo sviluppo sostenibile. C’è stato un miglioramento per i Goal 1 ovvero sconfiggere la povertà, il 2 sconfiggere la fame, 3 salute e benessere e il 4 istruzione di qualità. Rispetto alla situazione dell'Italia nel 2010, si evidenzia un peggioramento per i Goal 8 ovvero lavoro dignitoso e crescita economica e il 16 ovvero pace giustizia e istituzioni solide. 

Il grado di attuazione di politiche sostenibili e piani d'azione in materia di appalti pubblici che riguarda istituzioni pubbliche che acquistano beni e/o servizi adottando criteri ambientali minimi (CAM) in almeno una procedura di acquisto (Acquisti verdi) è del 61,6 per cento. la percentuale di rifiuti solidi urbani raccolti e gestiti in strutture controllate sul totale dei rifiuti urbani prodotti dalle città che riguarda che riguarda  conferimento dei rifiuti urbani in discarica è del 6,7 per cento. Il tasso di riciclaggio nazionale, tonnellate di materiale riciclato: rifiuti urbani oggetto di raccolta differenziata 400.467 tonnellate e raccolta differenziata dei rifiuti urbani è del i 61,3 per cento. Numero di società che pubblicano rapporti di sostenibilità: istituzioni pubbliche che adottano forme di rendicontazione sociale e/o ambientale è del  66,6 per cento e il numero di organizzazioni/imprese registrate EMAS: 63.

Fonte: https://www.prontobolletta.it/news/la-regione-piu-sostenibile/

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