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Lunedì, 29 Aprile 2024
Il dibattito

Fine vita, Dipiazza: "Cose personali e drammatiche, ho un'opinione ma non la esprimo"

Il sindaco in merito al dibattito sul suicidio assistito. Intanto la campagna "Liberi subito", sostenuta dall'associazione Luca Coscioni, supera in Friuli Venezia Giulia le 3mila firme a favore di una legge regionale che regolamenti il diritto di scelta sul fine vita con gratuità e tempi brevi

TRIESTE - Fine vita e diritto di scelta: un tema tornato alla ribalta delle cronache locali dopo la recente visita di Marco Cappato a Trieste e il caso, proprio a nel capoluogo giuliano, di una donna 55enne che annuncia battaglie legali per avere il diritto di morire a casa propria. Interpellato sul tema, il sindaco Roberto Dipiazza dichiara: "Non entro nel merito, ognuno deve avere il suo pensiero però sono cose talmente intime e drammatiche che non voglio esprimere un'opinione, anche se ovviamente ce l'ho".

Nel frattempo la campagna "Liberi subito", sostenuta dall'associazione Luca Coscioni, supera in Friuli Venezia Giulia le 3mila firme a favore di una legge regionale che regolamenti il diritto di scelta sul fine vita con gratuità e tempi brevi. Una causa sposata trasversalmente da alcuni esponenti della politica locale come l'ex assessore e attuale consigliere comunale Lorenzo Giorgi di Forza Italia (uno dei pochi esponenti del centrodestra a prendere una netta posizione) e la dem Laura Famulari. Dalla Regione, alla visita di Cappato erano presenti i consiglieri Giulia Massolino (Patto per l'Autonomia) e Roberto Cosolini (Pd). Nel frattempo continua la raccolta firme che, se arriveranno a quota 5mila, faranno approdare la questione in consiglio regionale. A quel punto tutte le forze politiche saranno chiamate a esprimersi con chiarezza.

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