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Lunedì, 29 Aprile 2024
Dopo l'incidente

“Io, amputato, dal letto d’ospedale ringrazio chi mi è stato vicino”

A parlare è Diego Caserio, vittima del terribile incidente di via dell’Istria avvenuto nella tarda serata del 22 marzo. Attualmente è ancora ricoverato a Cattinara. Domani l’ultima operazione prima dell’applicazione della protesi

TRIESTE - "L'auto mi arriva addosso. La vedo. Vedo il suo colore. Mi ritrovo sbalzato in aria e poi finisco a terra. Sento un dolore allucinante, ma in quel momento la mia più grande preoccupazione è portarmi verso una parte della carreggiata per evitare le altre macchine”. Comincia così il racconto di Diego Caserio, il 52enne rimasto vittima dell’incidente verificatosi nella tarda serata di mercoledì 22 marzo in via dell’Istria. Un ricordo che si ferma a quando sale in ambulanza e riprende cinque giorni dopo quando, appena sveglio, scopre che gli è stata amputata una gamba. “Ho alzato gli occhi, controllato le gambe e ho visto che una non c’era. E’ partita la disperazione”. Dal giorno che ha cambiato per sempre la vita di Diego, sono passati mesi e oggi, dal suo letto d’ospedale, ciò che gli preme è ringraziare chi gli è stato vicino. “Il ‘grazie’ più grande va a mia moglie - dichiara -. Desidero poi ringraziare gli amici, i conoscenti, i medici di Cattinara e tutte le altre persone - compresi i lettori di TriestePrima ndr - che, pur non conoscendomi, mi hanno augurato il meglio e una buona guarigione. E’ stato bellissimo”. 

Nella giornata di domani, Diego si sottoporrà ad un ultimo intervento. Seguiranno l’applicazione della protesi e i mesi di riabilitazione. Un ultimo pensiero va alla categoria dei bikers. “Vado in moto da una vita e sono stato anche un carabiniere motociclista - aggiunge il 52enne -. Noi bikers siamo molto attenti e molto rispettosi del codice della strada. Usiamo le moto per divertirci, per andarcene con gli amici a qualche motoraduno o per fare qualche gita per goderci il panorama. Poi torniamo dalle nostre famiglie”. Nonostante le difficoltà e le sfide che lo attendono, Diego ha trovato la forza per ringraziare tutti coloro che hanno dimostrato di “saper essere ancora umani”. E forse, è stato proprio questo profondo e sincero affetto ad avergli dato la forza per riuscire a superare un momento così difficile.

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