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Lunedì, 29 Aprile 2024
L'indagine

Morti sul lavoro in Fvg: più che raddoppiate in un anno

In un anno le morti sul lavoro in Friuli Venezia Giulia sono più che raddoppiate Giunti alla fine del 2023 il Friuli Venezia Giulia è in zona gialla con un’incidenza di mortalità sul lavoro che coincide con la media del paese. Pordenone e Udine le province più pericolose per i lavoratori, Trieste e Gorizia le più sicure

TRIESTE - Più che raddoppiate in un anno le morti sul lavoro in Fvg ma a Trieste l'incidenza della mortalità è sotto la media nazionale. Lo dice un'indagine dell’Osservatorio Vega Engineering, riportata da Udine Today. Tornando al dato regionale il Fvg ha un’incidenza di mortalità che coincide con la media nazionale e si colloca in zona gialla nella mappatura dell’emergenza, ovvero quella in cui subito dopo la bianca si trovano le regioni con un rischio di mortalità meno preoccupante rispetto al resto del Paese. "Stiamo parlando di un indice di incidenza di mortalità per milione di lavoratori pari a 34,6. Ma, accanto a questo indice di incidenza, non possiamo fare a meno di ricordare che le vittime del 2023 in Friuli Venezia Giulia sono state 22, ben 12 in più rispetto al 2022, ossia più del doppio”, così inizia la propria esplorazione dell’emergenza in Friuli Venezia Giulia Mauro Rossato, Presidente dell’Osservatorio Vega Engineering, sulla base della più recente indagine elaborata dal proprio team di esperti.

“Analizzando i dati del Friuli Venezia Giulia sulla popolazione lavorativa si scopre che una provincia è addirittura in zona rossa – prosegue Mauro Rossato – poiché presenta un rischio di infortunio mortale sul lavoro molto superiore alla media regionale e nazionale: si tratta di Pordenone. In zona arancione, invece, troviamo Udine, mentre in zona bianca, con indici di incidenza della mortalità ben al di sotto della media regionale e nazionale, ci sono Trieste e Gorizia”.

Il rischio

Per individuare le aree più fragili d’Italia sul fronte della sicurezza sul lavoro, l’Osservatorio Sicurezza Vega, ha elaborato una mappatura del rischio rispetto all’incidenza della mortalità. La zona gialla, quella in cui si trova il Friuli Venezia Giulia, è la zona che raggruppa le regioni con l’incidenza di mortalità sul lavoro tra le meno elevate a livello nazionale. A fine dicembre 2023, il rischio di infortunio mortale in Friuli Venezia Giulia (34,6 morti per milione di occupati) risulta identico alla media nazionale. Per quanto riguarda le incidenze, nel dettaglio, in regione si scopre che Pordenone con un indice di 51,5 si colloca in zona rossa ed è seguito in zona arancione da Udine (35,1); Trieste (20,2) e Gorizia (17,4) si trovano, invece, in zona bianca.

Infortuni totali del 2023 in regione

Sono 22 i decessi da gennaio a dicembre 2023 (contro i 10 del 2022). E sono 18 quelli rilevati in occasione di lavoro (14 in più dello scorso anno) e 4 quelli in itinere (2 in meno del 2022). Il più elevato numero di decessi totali si è verificato in provincia di Pordenone (10). Seguono: Udine con 8 decessi, Trieste (3) e Gorizia (1). In cima alla graduatoria quando si analizzano gli infortuni mortali in occasione di lavoro troviamo Udine con 8 vittime. Seguono: Pordenone con 7 decessi, Trieste (2) e Gorizia (1). Sono 15.732 le denunce di infortunio complessive su un totale, in Italia, di 585.356 Vale a dire il 2,7% di quelle rilevate in Italia.

Una flessione delle denunce di infortunio totali

Alla fine di dicembre 2023 le denunce di infortunio totali sono diminuite dell’6,3% rispetto alla fine di dicembre del 2022: erano 16.786 e ora sono 15.732. Un decremento questo, è opportuno nuovamente sottolinearlo, dovuto quasi esclusivamente alla scomparsa dalle statistiche degli infortuni connessi al Covid. Le attività manifatturiere, nel 2023, sono in cima alla graduatoria delle denunce di infortunio in occasione di lavoro (2.795). Sono seguite da: Sanità (1.198), Costruzioni (988), Trasporto e Magazzinaggio (747) e Commercio (744).

È la provincia di Udine quella con il maggior numero di denunce totali di infortunio (6.307), seguita da: Pordenone (3.819), Trieste (3.446) e Gorizia (2.160). Infine, sono 5.895 le denunce di infortunio delle donne lavoratrici (4.851 in occasione di lavoro) e 9.837 quelle degli uomini (8.838 in occasione di lavoro). Le denunce dei lavoratori stranieri sono 4.025 (3.545 le denunce dei lavoratori stranieri in occasione di lavoro, il 4% del relativo dato nazionale). La fascia d’età con più denunce è quella dei lavoratori 50-54enni: sono 1.911. L’incidenza degli infortuni mortali indica il numero di lavoratori deceduti durante l’attività lavorativa in una data area (regione o provincia) ogni milione di occupati presenti nella stessa. Questo indice consente di confrontare il fenomeno infortunistico tra le diverse regioni, pur caratterizzate da una popolazione lavorativa differente.

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