rotate-mobile
Lunedì, 29 Aprile 2024
Scienza

La rompighiaccio Laura Bassi fa rotta verso la Nuova Zelanda

Dopo gli ultimi lavori a bordo, la nave dell’Ogs lascia il porto di Napoli per raggiungere l’Antartide. Arriverà a destinazione a gennaio 2024 per prendere parte alle 39esima campagna del Pnra

NAPOLI - Parte alla volta della Nuova Zelanda la rompighiaccio Laura Bassi, di proprietà dell’Istituto Nazionale di Oceanografia e di Geofisica Sperimentale Ogs. E' partita oggi da Napoli, dove ha completato le fasi di caricazione delle strumentazioni scientifiche e dei materiali, in vista della nuova campagna scientifica del Programma Nazionale di Ricerche in Antartide (Pnra). La nave arriverà in Nuova Zelanda a inizio gennaio 2024 per poi iniziare il suo viaggio verso l'Antartide con a bordo 38 fra ricercatori e tecnologi italiani e un equipaggio navigante di 23 membri. Per la prima volta la missione sarà condivisa con il progetto antartico neozelandese a cui afferiscono 12 ricercatori. Circumnavigherà l'intero mare di Ross e concluderà la sua missione antartica a marzo 2024 a Lyttleton (NZ) per poi tornare in Italia a fine aprile. 

I lavori hanno interessato la realizzazione di un nuovo laboratorio sul ponte di coperta e, cosa ancora più importante, la realizzazione di una “camera baltica” ovvero di una struttura scatolare in acciaio, alta sei metri e lunga oltre sette in grado di contenere al suo interno la principale strumentazione di campionamento utilizzata in oceanografia. Si tratta infatti di un sistema che preleva campioni di acqua e misura alcune sue caratteristiche. Lo strumento può raggiungere i 6000 metri di profondità permettendo ai ricercatori di avere informazioni da campioni specifici di acque molto profonde. La struttura montata a bordo può ospitare due rosette ed è stata realizzata e installata da Cantieri del Mediterraneo che si è occupata di gestire e risolvere gli aspetti tecnici permettendo di concludere i lavori in tempo per la missione antartica.

Quella dell’OGS è oggi l’unica nave italiana rompighiaccio per la ricerca oceanografica, e al momento anche la prima e unica nave battente bandiera italiana in grado di operare in mari polari, sia in Antartide sia in Artico, conforme alle regole internazionali per l’accesso delle navi alle aree polari (il cosiddetto “Polar Code”) che regolano molti aspetti tecnici che possono impattare sulla navigazione in un ambiente remoto, difficile, dalle condizioni meteorologiche particolarmente gravose e molto vulnerabile.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

La rompighiaccio Laura Bassi fa rotta verso la Nuova Zelanda

TriestePrima è in caricamento