Consultori, Non una di meno: "Risposte di Asugi vaghe ed inconcludenti"
Il movimento femminista e transfemminista commenta l'esito dell'incontro tra il Direttore Generale Asugi Antonio Poggiana e il Comitato di Partecipazione per i Consultori Famigliari di Trieste . "Il work in progress va presidiato per evitare che una minore attenzione all’argomento porti al dimezzamento, ancora previsto nell’atto di programmazione"
TRIESTE - Per "Non una di Meno" le risposte ricevute alle domande presentate nel corso dell'incontro tra il Direttore Generale Asugi Antonio Poggiana e il Comitato di Partecipazione per i Consultori Famigliari di Trieste sono state "vaghe e inconcludenti". Lo ha riferito in una nota il movimento femminista e transfemminista che nella giornata di ieri era presente "rimanendo sotto la direzione di ASUGI a far sentire la propria rabbia con un cacerolazo" e che ha voluto commentare l'esito dell'incontro. "L'azienda sanitaria - si legge nella nota che fa riferimento al comunicato di Asugi -, riporta che l’incontro è stato «utile, in quanto ha rappresentato un punto di inizio per condividere pareri e opinioni e per avviare una comunicazione indirizzata soprattutto a informare e a rassicurare il cittadino sul tema». "Se l’incontro di ieri è «un punto di inizio» - si legge ancora - vuol dire che ASUGI ha finora agito senza alcun percorso di partecipazione della cittadinanza e, anzi, ha cercato di far passare i tagli ai servizi quasi sotto silenzio. È stata la grande mobilitazione cittadina di piazza di questi mesi a costringere ASUGI ad «avviare una comunicazione»". Inoltre, per il movimento, nel termine «rassicurare» si legge "il timore di fare brutta figura davanti a tutte quelle persone che ogni giorno si stanno vedendo negare il proprio diritto alla salute, il tentativo di domare il dissenso, e non di negoziare delle soluzioni condivise".
"ASUGI, rispetto ad alcune rivendicazioni di Non Una di Meno nel merito, parla di «parere» o «opinione», ma non lo sono: ad esempio, lo standard di un consultorio ogni 20mila abitanti è quanto chiede la norma di legge (Decreto del Ministero della Salute 77/2022)". Riguardo alla rassicurazione che al momento non è in atto alcun cambiamento, il movimento ha dichiarato: "Evidentemente la mobilitazione di questi mesi sta imponendo quantomeno una certa cautela ai vertici dell'azienda. Tuttavia, ASUGI nega ciò che sta succedendo silenziosamente già da mesi: le professioniste che vanno in pensione non vengono sostituite e già ora ci sono vari servizi sospesi in attesa dell’accorpamento. Questo è quanto riportato da alcune utenti, presenti ai lavori dell’assemblea cittadina". "Nel comunicato, infine, si legge che «la missione» di ASUGI è «garantire una risposta equa a tutti» e tuttavia lo stesso comunicato ribadisce l’intenzione di ridurre le strutture consultoriali. Si tratta però, dicono, di un work in progress: secondo Non Una di Meno, questo work in progress va presidiato per evitare che una minore attenzione all’argomento porti al dimezzamento, ancora previsto nell’atto di programmazione".