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Lunedì, 29 Aprile 2024
L'impresa

Da Ventimiglia a Trieste in bici per ripulire le spiagge: l'impresa di Leandro Olivieri

L'attivista per l'ambiente è partito da Ventimiglia ed è diretto a Trieste attraversando tutte le regioni, 8mila chilometri per sensibilizzare sulle tematiche ambientali: nelle ultime ore è passato da Genova, Bogliasco, Recco e Rapallo

VENTIMIGLIA - TRIESTE - Un lungo viaggio in bicicletta per ripulire le cose italiane. Questo l'obiettivo di un ragazzo romano, Leandro Olivieri, partito da Ventimiglia lo scorso primo ottobre con l'obiettivo di completare un vero e proprio giro d'Italia e arrivare fino a Trieste dopo 8mila chilometri. Il tempo stimato per l'impresa è di circa un anno, lungo il percorso ha organizzato incontri con volontari 'green' per unire le forze e dare un forte segnale attivistico a difesa dell’ambiente. "Le microplastiche sono il prodotto che deriva dalla disgregazione dei rifiuti abbandonati - racconta - e non essendo biodegradabili rimangono nell’ambiente contaminando non solo il territorio ma anche il nostro stesso cibo, trasmettendosi a oltranza attraverso la catena alimentare". 

Leandro Olivieri ha 29 anni e viaggia a bordo di una bicicletta piena di bagagli, ha tutto il necessario per tutte le stagioni e per accamparsi in una tenda tecnica che ha già testato in condizioni estreme, strumenti di navigazione per ogni emergenza e soprattutto il necessario per ripulire le spiagge dai rifiuti e dalle plastiche che, degradando in minuscole particelle, provocano gravissimi danni all’ambiente e alla fauna dell’ecosistema marino. Racconta il suo viaggio attraverso Instagram (@leosavingtheworld e @howwesavedworld) e nelle ultime ore è transitato da Genova e dintorni, ha postato infatti fotografie di Boccadasse, Bogliasco (dove ha raccolto circa un chilogrammo di rifiuti, per un totale di circa 147 da inizio viaggio), Recco (7,7 kg di rifiuti raccolti, totale di circa 155 da inizio viaggio) ed è poi salito sulla Ruta di Camogli ed è stato avvistato a Rapallo.

Leandro Olivieri ha visitato numerosi paesi del mondo facendo lunghi percorsi di trekking per vedere con i propri occhi la drammatica situazione ambientale del pianeta. Ha visto bruciare la foresta Amazzonica, ha trovato discariche nei deserti e rifiuti sui ghiacciai nella Terra del Fuoco. Un’emergenza mondiale che va affrontata nell’immediato e che ha spinto Leandro  a intraprendere questa sfida attivistica, positiva e costruttiva. Ogni giorno raccoglie, da solo, 4-5 chilogrammi di rifiuti in poche ore, ripulendo più di 500 metri di litorale. Percorrerà tutte le coste italiane e tutte le regioni, comprese Sardegna e Sicilia, e invita tutti i cittadini,che amano l'ambiente, i volontari e le associazioni, a contattarlo, accoglierlo, possibilmente ospitarlo soprattutto nei gelidi mesi invernali, e unirsi a lui per aumentare l’efficacia del gesto, creare dei gruppi e andare a parlare nelle scuole. 

"Voglio realizzare un diario cronologico che tutti possono consultare - conclude - per riflettere e confrontarci insieme, annotando ogni minimo dettaglio affinché sia possibile sensibilizzare e intervenire a livello nazionale e internazionale. Gli enti devono assumere maggiore consapevolezza delle problematiche ambientali e ogni singolo individuo deve attivarsi per modificare il proprio comportamento e il rispettivo stile di vita. Si tratta di un’emergenza da risolvere nell’immediato". 

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