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Venerdì, 26 Aprile 2024
Cronaca Cologna - San Giovanni / Via Galileo Galilei, 7

Via Galilei, spuntano testimoni: l'incendio è un giallo, indagini in corso

Alcuni inquilini avrebbero sentito e visto due persone correre lungo le scale proprio verso le 3 di notte, ora in cui le fiamme hanno iniziato a divorare la zona delle cantine al piano terra. I carabinieri stanno sentendo i residenti. Atteso l'esito della perizia dei vigili del fuoco

Dietro all’incendio scoppiato nella notte del 23 giugno all’interno delle cantine di via Galilei 7 sembra esserci un vero e proprio giallo. I vigili del fuoco erano stati chiamati a lavorare per molte ore per riuscire a mettere in sicurezza sia il piano terra che alcuni appartamenti, dichiarati inagibili, al piano ammezzato. Sul posto, oltre ai sanitari del 118 che avevano trasportato sei residenti a Cattinara per lievi intossicazioni da monossido di carbonio (poi dimessi), anche i carabinieri che ora attendono l’esito della perizia effettuata proprio dai vigili del fuoco di Trieste ed indagano alla luce di alcune importanti testimonianze raccolte tra ieri 25 giugno ed oggi.

Si attendono i risultati della perizia

I risultati della perizia potrebbero spiegare cosa è accaduto quella notte e, soprattutto, se l’origine delle fiamme, complice il ritrovamento di tracce di sostanze infiammabili, possa essere di natura dolosa. In quel caso, con ogni probabilità la Procura della Repubblica potrebbe aprire un fascicolo d’indagine a carico di ignoti.  Al momento, infatti, nessuna persona risulta sotto la lente dell’Arma ma da dentro quel palazzo di cinque piani e di proprietà dell’Ater sono iniziate a spuntare le prime testimonianze. La ricostruzione dei fatti è alquanto complessa ed intreccia le fiamme della scorsa notte con relazioni tra inquilini ed un grave episodio avvenuto qualche tempo fa.

Cosa sappiamo dell'episodio

L’incendio scoppia verso le 3 nella zona delle cantine ma alcuni residenti vengono svegliati, dalle urla di una donna che dai piani alti si sarebbe precipitata lungo le scale, seguita a ruota da un uomo. Entrambi, dalla fisionomia e dalle testimonianze in mano ai carabinieri, sembrano avere tra i 30 e i 40 anni ed uno dei due sarebbe seguito dal Centro di Salute Mentale. Subito dopo il frastuono, e la successiva e rapidissima diffusione della puzza di bruciato proveniente dal pianoterra, arrivano i vigili del fuoco che inizialmente avrebbero fatto fatica ad individuare il punto esatto da dove le fiamme avevano iniziato a sprigionarsi. I momenti successivi trasmettono grande ansia, con i residenti che vengono evacuati dallo stabile e costretti a rimanere all’angolo tra via Cologna e via Galilei fino alla messa in sicurezza dell’intero edificio, conclusasi solamente nel primo pomeriggio, quasi 12 ore dopo lo scoppio.   

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Il fatto di qualche tempo fa

Come dicevamo, sull’episodio aleggia anche un fatto grave ed avvenuto qualche tempo fa. Un uomo ( forse lo stesso visto correre di corsa dietro alla ragazza ndr), avrebbe infilato un foglio di carta - o più foglietti, come dei post-it – nella parte superiore della porta d'entrata di un appartamento sito al quarto piano e li avrebbe incendiati. I segni sulla porta sono ad oggi ancora ben visibili. Sono loro due le stesse persone che scappano la notte dell'incendio lungo le scale? C'entrano con le fiamme appiccate nelle cantine? Gli elementi raccolti fino a qui non permettono di confermare, né di smentire alcuna ipotesi. 

L'invisibile sommerso, eppur si muove

Ciò che si può confermare invece è l'ennesima presenza di una Trieste sommersa, che ciclicamente fa i conti con episodi complessi e la cui matassa è molto spesso quasi impossibile da sbrogliare. Era successo a San Giacomo con l'incendio scoppiato in via del Ponzanino ed il ritrovamento del corpo di un giovane triestino (rivelatosi poi essere stato ucciso ndr), ma era capitato anche in strada per Longera, quando un appartamento era stato letteralmente divorato dalle fiamme, rischiando di produrre conseguenze ben più gravi. Nel caso di via Galilei, in conclusione, se le fiamme avessero raggiunto gli altri piani sorprendendo gli inquilini nel cuore della notte, allora quell’incendio si sarebbe potuto trasformare in una tragedia. Indagano i carabinieri. 

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