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Frode prosciutti San Daniele, Shaurli: «Errore di singolo non offuschi il lavoro di tutti gli altri»

Assessore regionale alle Risorse agricole, Cristiano Shaurli: «Abbiamo stanziato risorse per ulteriori controlli. Il rapporto con il Consorzio è quotidiano, nella convinzione che il sistema è il primo a reagire e a denunciare situazioni poco chiare»

«Rispettando le indagini in corso e pur trattandosi di fatti risalenti al 2011, e, ed è bene sottolinearlo, di un'azienda che non appartiene al Consorzio del San Daniele, il mio sostegno va a chi a San Daniele ha fatto della qualità, della garanzia, e della tracciabilità dei prodotti
un marchio riconosciuto. Sono la stragrande maggioranza, e devono diventare la totalità affinché l'errore di un singolo non offuschi il lavoro, quotidiano e convinto, di tutti gli altri».

È quanto afferma l'assessore regionale alle Risorse agricole, Cristiano Shaurli, in merito alla recenti notizie inerenti la scoperta di un caso di presunta contraffazione e frode in commercio riguardo a prosciutti che, stando alle indagini, non avrebbero potuto essere venduti con il marchio di San Daniele.

«Il Friuli Venezia Giulia è sinonimo di qualità, in Italia e nel mondo - prosegue Shaurli - e la Regione, che si è dotata anche dell'ulteriore autocertificazione AQUA, continuerà a sostenere percorsi che promuovano e puntino sull'innalzamento del valore aggiunto della riconoscibilità, a garanzia dei nostri prodotti, se servirà anche con controlli più severi e scelte conseguenti per chi dovesse essere coinvolto in situazioni come questa».

«Siamo una Regione piccola - conclude Shaurli - e non è certo con la massificazione o con la competizione al ribasso che manterremo competitivo il nostro comparto agricolo, e le sue eccellenze, bensì con il lavoro comune per la qualità certificata e
riconosciuta».

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