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Il lungo sfogo

Il Comune mette in guardia il mondo dello sport: "Non siamo un distributore di soldi"

L'assessore Giorgio Rossi si è lasciato andare ad un lungo sfogo in occasione della presentazione di oltre quattro milioni di lavori che l'amministrazione ha messo in campo. "Abbiamo bisogno di esempi, di bravi dirigenti e di buon senso. Non possiamo mica pagare il divertimento degli altri"

Dieci interventi in esecuzione, quattro da mandare in gara e almeno altri tre in progettazione. L'amministrazione comunale ha fatto il punto delle opere relative agli impianti sportivi, dove il Comune ha già investito risorse per oltre 4 milioni di euro. Dalla messa a norma del campo da calcio di Campanelle fino agli interventi del Palachiarbola e del campo del Sant'Andrea, le opere sono state presentate alla stampa in occasione di una conferenza stampa convocata nella mattinata di oggi 25 marzo dagli assessori Giorgio Rossi (Sport) ed Elisa Lodi (Lavori Pubblici). 

Attualmente, solo per citare alcuni cantieri, l'amministrazione ha investito 800 mila euro per il primo lotto del campo di Campanelle, 600 mila euro per i nuovi spogliatoi del campo di San Luigi, 500 mila euro per il rifacimento della copertura del PalaChiarbola, 800 mila euro per l’illuminazione esterna del Grezar e 190 mila euro per l’adeguamento antincendio del PalaRubini. “Da mandare in gara - ha spiegato la Lodi – ci sono interventi per 1 milione e 750 mila euro (campo San Sergio, abbattimento barriere architettoniche Palachiarbola ecc. vedi prospetto), mentre in progettazione c’è il complesso polisportivo di San Giovanni e, con fondi legati al Pnrr, le palestre delle scuole Caprin e Giotti-Stuparich". 

Se gli esponenti della giunta hanno espresso soddisfazione per l'apertura del nuovo bando del Pnrr “Sport e Inclusione sociale”, l'assessore Giorgio Rossi si è lasciato andare ad un lungo sfogo nei confronti del sistema sportivo. "Va fatta una riflessione seria, soprattutto da parte delle società e delle federazioni nazionali, che devono mettere in riga i propri associati, eliminando la forma di assistenzialismo. E' finita un'era". Per Rossi le risposte arrivate dal mondo sportivo "non sono quelle che questo Comune si attendeva. Spesso un sentimento da mai contenti e uno stillicidio di richieste, non siamo un distributore di soldi. Abbiamo bisogno di esempi, di bravi dirigenti e di buon senso. Non possiamo mica pagare il divertimento degli altri". 

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