rotate-mobile
Politica

Riccardi. Bilancio Serracchiani: «Crollo export e disoccupazione alle stelle»

Nota del consigliere regionale di Forza Italia

«Il bilancio di questo anno di governo della giunta Serracchiani (pd) è ben rappresentato dai numeri e dalle cifre della situazione economica ed occupazionale del Friuli Venezia Giulia: fanalino di coda del nordest sul versante dell’export, disoccupazione a livelli record in costante aumento e una palese incoerenza della presidente rispetto alle promesse elettorali, come ad esempio la grottesca vicenda dei finanziamenti ad hoc a realtà contigue al partito democratico ha dimostrato». Lo rende noto Riccardo Riccardi, consigliere regionale di Forza Italia.

«Per questo la presidente - continua Riccardi - , da abile comunicatrice quale é, ha preferito spostare il tiro e parlare del prossimo anno, e non di 2014 disastroso. Mi rendo conto, infatti, che la celebrazione del proprio operato fa ormai parte della narrazione a cui la governatrice sottopone l’opinione pubblica, però la fotografia di una regione in ginocchio, che non vede all’orizzonte un minimo segnale di ripresa, è sotto gli occhi di tutti».

«Una regione - conclude la nota- che invece di reagire alla crisi la sta semplicemente subendo, portando avanti senza slanci innovativi strumenti e azioni ereditate dal passato. Ma c’è di più: a ciò si unisce una evidente ipocrisia di fondo e una incapacità nell’affrontare la realizzazione di un’opera strutturale e strategica ,come la terza corsia della A4. Non si può infatti esimersi dal rilevare quale sia stato l’acrobatico valzer del Partito Democratico che in un primo momento, con la giunta Tondo, ha boicottato il commissariamento dell’opera ritenendolo inutile, arrivando perfino in Parlamento a votare contro alla norma che lo consentiva; poi, fallita questa loro prima missione, hanno esercitato ogni tipo di pressione al governo Monti affinché non fosse concessa la proroga di due anni al presidente della regione.

Oggi, invece, cambiate le geometrie politiche e con il Pd alla guida della regione, dopo aver passato i suoi primi venti mesi di governo a tagliare i nastri ed inaugurare quello che era stato fatto prima, la Serracchiani chiede a Roma altri due anni di proroga, esattamente come fece il suo predecessore. Per questo motivo, nel caso la presidente recuperasse un briciolo di onestà intellettuale, sarebbe il caso che riconoscesse, almeno una volta, di aver sbagliato lei, e non gli altri».

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Riccardi. Bilancio Serracchiani: «Crollo export e disoccupazione alle stelle»

TriestePrima è in caricamento