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Lunedì, 29 Aprile 2024
La mozione

Rinviata a fine novembre la mozione sul fine vita

Riccardi e Fedriga: "Materia delicata, va approfondita". Il primo firmatario Enrico Bullian: "L’Aula si impegni a codificare procedure e tempi certi"

TRIESTE - È stata rinviata a fine novembre la discussione in aula della mozione sul fine vita che ha come primo firmatario il consigliere regionale del Patto per l’Autonomia – Civica Fvg Enrico Bullian, sottoscritta da rappresentanti di tutti i Gruppi Consiliari di opposizione. Lo ha deciso oggi all’unanimità il Consiglio regionale accogliendo la proposta dell’Assessore Riccardi di approfondire il tema in III Commissione consiliare, competente per materia, con le audizioni dei portatori di interesse tra cui le Aziende sanitarie e l’Associazione Luca Coscioni. "Stiamo parlando, in un senso o nell'altro, della vita delle persone - ha osservato il governatore Massimiliano Fedriga - e dunque di una materia che non si può affrontare buttando il leone nell'arena". Fedriga ha proposto di approfondire "molti concetti, tra i quali quello della sofferenza psicologica di cui si parla nella mozione: mi domando quale sia il metro per stabilirla. E mi chiedo anche cosa significhi concretamente 'scevro da condizionamenti esterni'. È una questione che non si può semplificare in poche parole: spetta al Consiglio regionale approfondirla". Bullian ha chiesto a Bordin una riprogrammazione della discussione in Aula la più rapida possibile e alla fine, raccogliendo la proposta di mediazione di Fedriga, si è trovato l'accordo: entro la fine di novembre, dopo il passaggio in III Commissione, il Consiglio tornerà a occuparsi del fine vita.

"L’auspicio è che, al termine del percorso individuato, la mozione venga accolta da tutta l’Aula per garantire che ogni persona sia libera di scegliere senza condizionamenti esterni se esercitare o meno il diritto di ricorrere al suicidio medicalmente assistito quando le condizioni di sofferenza diventano estreme e irreversibili, come già stabilito dalla Corte Costituzionale, codificando procedure e tempi certi nella gestione del fine vita", afferma Bullian, che ricorda come una mozione analoga, formulata in modo tale da poter esser sostenuta in modo trasversale, è stata già approvata a larga maggioranza dal Consiglio comunale di Staranzano e ieri sera (3 luglio, ndr) dall’assise di Gorizia, due amministrazioni di “colore” politico diverso a dimostrazione che "il tema oltrepassa le contrapposizioni politiche". E, aggiunge il consigliere regionale del Patto per l’Autonomia – Civica Fvg, "siamo in attesa di ulteriori pronunciamenti di altri Consigli comunali così come del deposito delle firme da parte dell’Associazione Luca Coscioni per la proposta di legge regionale sul fine vita di iniziativa popolare, previsto per metà agosto".

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