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Martedì, 30 Aprile 2024
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Cultura: due eventi estivi da non perdere questa settimana in città

La Comunità serba di Trieste invita il pubblico a partecipare a due eventi estivi che si terranno questa settimana, organizzati in occasione della visita in città della giornalista e scrittrice romana Marilina Rachel Veca

Questa settimana si terranno due eventi estivi da non perdere. Aperti al pubblico e organizzati dalla Comunità serba di Trieste in occasione della visita in città della giornalista e scrittrice romana Marilina Rachel Veca.

Il primo, previsto questo giovedì, 13 luglio, alle 19:30, presso la sala della Comunità religiosa serbo-ortodossa di Trieste, sita in via Genova 12, allieterà il pubblico con la proiezione del film “Mrak” (Oscurità/Darkling) del registra serbo Dušan Milić, candidato Oscar per il 2023. Prima della proiezione si rivolgeranno al pubblico la produttrice triestina di questo film Debora Desio, l’attore triestino Ivan Zerbinati, che nel film interpreta uno dei militari italiani della KFOR, e la scrittrice e giornalista romana Marilina Veca.

Il film “Mrak”, prodotto nel 2022, rappresenta una coproduzione tra Serbia, Italia, Bulgaria, Danimarca e Grecia ed è un thriller psicologico. Il film è stato presentato la prima volta al Trieste Film Festival nel 2022 e ha vinto il premio del pubblico. I principali attori sono Danica Ćurčić, Slavko Štimac, Miona Ilov, Flavio Parenti, Riccardo Maranzana e Ivan Zerbinati.

Il secondo appuntamento è per venerdì 14 luglio, alle 19.00. Presso l’Antico Caffè San Marco, sito a Trieste in via Battisti 18, verrà promosso il libro “Percorsi e Ripercorsi - Ritratti in movimento fra Kosovo, Serbia, Italia” di Marilina Veca. Modera l’incontro Lidija Radovanović, la presidente dell’Unione dei serbi in Italia ed è atteso l’intervento di Stefano Pilotto, il docente di storia dell’integrazione europea all’Università di Udine.

È il marzo del 2004 e siamo nell'entroterra montuoso del Kosovo e Metohija, in una fattoria circondata da una fitta foresta, dove vive Milica con la madre Vukica e il nonno Milutin: il padre e lo zio, usciti di casa un giorno, non vi hanno più fatto ritorno. È da quel momento che il nonno per aspettarli si rifiuta di lasciare la casa, nonostante lui, la figlia e la nipotina, quando cala la notte, si barricano in casa terrorizzati da ciò che si cela nel bosco. Intorno a loro i vicini, intanto, si arrendono pian piano agli attacchi subiti, e più passa il tempo più Milica, scortata nei carri armati dai funzionari della KFOR, vede la sua scuola svuotarsi gradualmente. La paura che la loro casa sia sotto assedio è un eco della recente guerra, o è solo la loro immaginazione come i funzionari della KFOR vogliono fargli credere?

La Kosovo Force (KFOR) è la forza militare internazionale guidata dalla Nato responsabile del mantenimento della pace in “Kosovo”. Ogni mattina due soldati accompagnano a scuola con un veicolo blindato i bambini serbi dei villaggi della zona. Lì, un sacerdote ortodosso li incoraggia a non abbandonare il loro Paese, ma ogni notte che passa il terrore si intensifica. Quando gli italiani decidono di avviare un'indagine ufficiale vengono trasferiti, spingendo i pochi abitanti rimasti a lasciare le proprie case. Ma nonostante questo Milutin vuole restare per aspettare che il figlio scomparso faccia ritorno. Deciso a combattere un nemico invisibile mette così a repentaglio la vita della figlia e della nipotina.

Inoltre, durante le due giornate, è attesa la partecipazione della Console generale della Repubblica di Serbia a Trieste, Ivana Stojiljković, del presidente della Comunità religiosa serbo-ortodossa di Trieste Zlatimir Selaković, del parroco della Chiesa di San Spiridione padre Raško Radović e dei presidenti, rispettivamente Dragana Antonijević, Dejan Cvejić e Maja Berović delle Associazioni culturali e sportive operanti a Trieste: "Pontes-Mostovi", "Vuk S. Karadžić", "ACGS - Associazione Culturale Giovanile Serba" e dei loro membri e simpatizzanti.

Marilina Rachel Veca

Marilina Rachel Veca è laureata in Lettere Moderne presso l’Università degli Studi di Roma “La Sapienza”. Specializzata in “Paleografia latina, archivistica e diplomatica” presso l’Archivio Segreto Vaticano, ha lavorato nel settore relazioni internazionali di varie istituzioni, anche presso gli uffici parlamentari nel Parlamento Europeo a Strasburgo e ha organizzato incontri e conferenze internazionali, partecipando come relatore ed esperto anche sul tema della messa al bando delle armi all’uranio impoverito.

Iscritta all’Albo Nazionale dei Giornalisti dal 1991, ha collaborato con numerose testate giornalistiche sia nazionali che di lingua inglese. Dal 1993 si occupa con particolare interesse del settore militare (missioni all’estero, modello di Difesa, ruolo dell’”intelligence”, uranio impoverito, ecc).

In modo ancor più specifico si è interessata nel 1993-1994 alla Missione Ibis in Somalia, e dal 1999 degli scenari balcanici, prima, durante e dopo, la disintegrazione della Jugoslavia, con particolare riferimento alla sofferenza delle minoranze non albanesi in Kosovo e Metohija.

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