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A Bagnoli è iniziata l'era di Bat, sventola la bandiera del "futuro migliore"

L'inaugurazione di "A Better Tomorrow Innovation Hub", stabilimento di Bagnoli della Rosandra, è avvenuta nel primo pomeriggio di oggi 23 giugno. Un centinaio le assunzioni già portate a termine, circa mezzo miliardo di investimenti previsti in cinque anni, per un totale di 2.700 lavoratori tra diretti ed indotto. Il ministro Urso: "Bagnoli grande area strategica che avrà positive ricadute su tutto il territorio"

BAGNOLI DELLA ROSANDRA - Lo chiamano "un futuro migliore" e ad osservare la rapidità con cui hanno convinto tutti sembra che la direzione tracciata possa davvero cambiare le cose. Sarà a causa del mezzo miliardo di investimenti previsti in cinque anni e delle 100 assunzioni già portate a termine (nonostante criticità iniziali), o della facilità con cui gli attori protagonisti hanno aperto le porte del "loro" territorio, ma la British American Tobacco oggi ha issato la sua bandiera a Bagnoli. Zeno D'Agostino è stato tra i primi a credere in un modello di sviluppo che ormai a Bagnoli, nelle parole del numero dell'Autorità portuale, rappresenta "il luogo simbolo delle possibilità che il nostro Paese può avere all'interno dell'evoluzione della logistica globale". 

A qualche centinaio di metri la protesta di Wartsila

Poco più in là, a sventolare sui cancelli d'entrata c'erano le bandiere delle rappresentanze sindacali di Wartsila, impegnate in un'assemblea tanto simbolica quanto significativa sul futuro dell'azienda. L'unico intervento istituzionale in occasione dell'inaugurazione di Bat e volto a ricordare la preoccupazione e l'ansia delle centinaia di lavoratori da mesi in attesa di conoscere il loro futuro, è stato quello di don Ettore Malnati. "Il governo sia attento agli operai di Wartsila" ha detto Malnati, poco prima che politici, lavoratori e vertici aziendali tagliassero il nastro tricolore. 

"Il governo sia attento agli operai di Wartsila", Malnati striglia il governo

"L'Italia del fare"

Lo stabilimento ad oggi può contare sulla attivazione di tre linee di produzione su quattro e una proiezione occupazionale di circa 2.700 lavoratori (tra diretti ed indotto), oltre che sul pieno appoggio delle istituzioni. Il ministro del Made in Italy Alfonso Urso ha parlato di Bagnoli come una "grande area strategica che avrà positive ricadute su tutto il territorio. L’Italia del fare e dell’innovazione torna ad essere al centro dell’interesse degli investimenti internazionali", mentre il governatore del Friuli Venezia Giulia Massimiliano Fedriga ha ribadito come l'inaugurazione dello stabilimento rappresenti "una opportunità di arricchimento per la regione e che, in anni recenti, ha saputo distinguersi quale promotore di azioni - anche di respiro internazionale - mirate a rispondere alle principali sfide del futuro con un approccio pragmatico e lungimirante”.  

"Contributo alla crescita economica dell'Italia"

La lunga giornata si era aperta con i tour per giornalisti (senza però poter scattare fotografie o registrare immagini) e i discorsi dei vertici di Bat. Coisì ha parlato Fabio de Petris, amministratore delegato di Bat. La realizzazione dello stabilimento di Bagnoli (a cui hanno lavorato 88 aziende italiane, per commesse da più di 35 milioni di euro ndr) "segna una tappa fondamentale nella strategia globale di BAT per l’innovazione e la sostenibilità. Il nuovo polo produttivo è infatti dedicato ai prodotti a potenziale rischio ridotto, che fanno di BAT la prima azienda del settore a distribuire la gamma completa di queste nuove categorie in Italia. La realizzazione del nostro nuovo centro globale di produzione e innovazione rappresenta, inoltre, un contributo concreto alla crescita occupazionale ed economica del Paese". 

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